Progetti


LE PMI PUNTANO AD EST, PRIMO OBIETTIVO ROMANIA

La CNA Emilia Romagna si internazionalizza. Grazie al Progetto Rete Clas, operativi due Centri di assistenza e servizio alle imprese per partnership e investimenti nel paese balcanico. Le pmi reggiane col 24% al primo posto in regione per merci esportate in Romania; seguono le imprese modenesi col 23%, quelle di Bologna con il 21% e quelle parmensi con l'11%.

05-10-2005

Le imprese artigiane e le pmi dell'Emilia Romagna hanno voglia di affari coi mercati esteri e la CNA, oggi più che mai, intende supportare questa loro vocazione all'internazionalizzazione con progetti e strutture all'estero che prevedono, tra l'altro, consulenze qualificate per verificare l'affidabilità dei clienti, per fornire assistenza tecnica e legale nei paesi terminale delle esportazioni, effettuare ricerche mirate sui paesi d'interesse specifico. Nel quadro di generale sofferenza dell'economia regionale, che pur continua a registrare indicatori meno negativi di quella nazionale, un dato indubbiamente positivo è costituito dalla capacità del sistema di micro, piccole e medie imprese di resistere ai trend sfavorevoli e dalla loro capacità  di reagire per recuperare competitività, soprattutto sui mercati esteri. Già oggi l'11% del fatturato di aziende artigiane e pmi  proviene da USA, America Latina, Unione Europea e dallo stesso Oriente. Artigiani e piccoli imprenditori dunque sempre più export-oriented, puntano decisamente ad incrementare l'interscambio con l'estero e ad aprirsi spazi in nuovi mercati, quelli dell'Est in particolare a cominciare dai paesi dell'area balcanica, dove uno dei mercati più interessanti è indubbiamente quello romeno (23 milioni di abitanti) per dimensione, il secondo dell'intera Europa Centrale.
Proprio in Romania, la CNA Emilia Romagna ha dato vita nel 2003 al Progetto Rete CLAS (ex legge 84/2001 per la partecipazione dell'Italia alla ricostruzione e sviluppo dell'area balcanica) i cui risultati sono stati illustrati questa mattina nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Bologna. In questi due anni la CNA (col co-finanziamento del Ministero attività produttive e la collaborazione della Regione Emilia-Romagna)  ha aperto due Centri  pilota per aiutare le pmi, locali a nascere, svilupparsi e cooperare oltre le frontiere:  uno a Slatina, area di grande interesse per le imprese del tessile  e  l'altro a Costanza sul Mar Nero, area in rapido sviluppo dal punto di vista turistico, della cantieristica navale ed edilizio. Tre gli obiettivi fondamentali: formare ed assistere i quadri delle organizzazioni imprenditoriali di pmi locali per fornire loro le necessarie  competenze per svolgere le funzioni di operatori dei centri CLAS; formare ed assistere funzionari ed amministratori di enti locali in materia di politiche e strategie per sviluppare e qualificare i sistemi locali di pmi; trasferire know how e competenze manageriali agli imprenditori romeni e innescare un motore di sviluppo per le pmi emiliano romagnole interessate ad aprirsi a questo mercato, che potranno trovare il necessario punto di riferimento per costituire partnership con aziende locali, ricevere assistenza e servizi mirati.
La Romania sta registrando da alcuni anni una forte crescita economica: nel 2005 le stime parlano di un incremento del Pil pari al 6%, dopo il boom del 2004, pari all'8,3%. L'Italia è il principale partner commerciale per esportazioni, con il 20,6% dell'export totale, tra i paesi UE della Romania, precedendo Germania (14%), Turchia (7,9%) e Francia (7,4%). Anche l'Emilia Romagna si sta ritagliando un'importante posizionamento in quel Paese, specie nei settori delle macchine elettriche, macchine operatrici, apparecchiature meccaniche di precisione e prodotti tessili. Alla fine del 2004 il flusso di prodotti esportati dall'Emilia Romagna verso la Romania è stato pari a 392.711 milioni di euro, con un incremento del 20% rispetto al 2003. Tra le province della regione, in testa c'è Reggio Emilia con 57.037,511 milioni di euro (24%), seguita da Modena con 55.596,056 (23%), Bologna con 51.704,311 milioni di euro (21%), Parma con 25.865,746 milioni di euro (11%), Forlì-Cesena con 16.470,810 milioni di euro (7%), Ravenna con 14.272,280 (6%) ed infine Ferrara con 8.062,810 milioni di euro, Rimini con 6.972,429 milioni di euro e Piacenza con 6.652,422 ( 3%). Alle imprese emiliano romagnole che stanno consolidando la propria presenza in Romania, la CNA, attraverso la Rete CLAS, fornisce un sistema-opportunità fatto di strumenti e strategie innovative.
Una partnership che - come ha sottolineato Quinto Galassi, presidente regionale della CNA - intende sviluppare e qualificare la presenza del made in Emilia Romagna, favorendo accordi e transazioni commerciali, a dimostrazione che la strada dell'internazionalizzazione e della competizione sulla qualità è una strada che possono intraprendere tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni. I dati sull'export artigiano (20% del totale in regione) contribuiscono a fare dell'Emilia Romagna la terza regione per merci esportate e  confermano che il mercato globale non è prerogativa delle grandi imprese. Grazie alle nuove tecnologie di rete, anche le imprese al di sotto dei 50 dipendenti accedono oggi a mercati prima mai presi in considerazione. Non è la dimensione dell'impresa a costituire il fattore decisivo ai fini delle strategie internazionali; lo sono, invece, la competenza, la flessibilità, gli standard di qualità, la capacità di fare rete e gestire le relazioni con altre imprese.
Nel corso del progetto CLAS, un primo gruppo di imprenditori ha già visitato i due  Centri romeni ed avviato i primi contatti. Si è trattato di titolari di imprese interessate prevalentemente alla cooperazione produttiva nei settori della meccanica, della plastica, degli impianti elettrici ed idraulici, della cantieristica navale e più in generale del settore nautico.
Per favorire ulteriormente l'incontro tra imprese emiliano romagnole e romene, è stato creato anche un Portale in touch: Impresa incontra Impresa, il cui data base contiene i profili tecnologici e manageriali di 339 imprese provenienti da Italia, Romania, Bosnia Herzegovina, Serbia Montenegro e Croazia (i quattro paesi interessati dalla legge 84/2001) . Il Portale consente l'incontro  tra domanda e offerta di collaborazioni internazionali. Le imprese iscritte fanno parte di un vero e proprio network che le rende sempre più prossime al mercato globale e vicine ai potenziali partners. Il Portale è accessibile sia tramite gli uffici della CNA in Emilia Romagna, sia attraverso i Centri di Slatina e Costanza, presso i quali ogni impresa può richiedere di registrarsi e ricercare imprese simili per struttura tecnologica o organizzativa operanti nell'area dei Balcani, con le quali stringere collaborazioni.
Altra importante iniziativa è stata la predisposizione di un Codice Etico per la gestione dei rapporti di fornitura internazionale tra imprese emiliano romagnole e  romene.
Le imprese artigiane e le pmi in generale - ha spiegato la responsabile del Progetto CLAS, Daniela Magni - chiedono una maggiore garanzia nelle transazioni e una grande trasparenza nelle relazioni internazionali. La CNA ha inteso rispondere proprio a queste esigenze, realizzando con la collaborazione dell'Università di Parma, uno strumento innovativo rispetto ai semplici protocolli di intenti. Il Codice, basato sulle fonti classiche della Responsabilità sociale d'impresa SA8000, Codice base ETI (Ethical Trading Initiative), Standard ILO, prevede che gli attori economici e istituzionali firmatari, si impegnino sia a  sottoscrivere nuovi progetti con le aziende e gli enti/istituzioni già coinvolti nel progetto CLAS e a coo-finanziare queste iniziative, sia nella formazione di risorse umane altamente qualificate per la consulenza alle imprese e l'assistenza tecnica (legale, finanziaria, in materia di contratti).
Alle imprese che sottoscriveranno il codice di comportamento verranno garantiti benefici in termini di facilitazioni e snellimento della procedure burocratiche in Romania, facilitazioni nell'accesso al credito e tassi di interesse agevolati, assistenza legale.