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AUTOTRASPORTO

LA CRISI DELLA FILIERA AVICOLA METTE IN GINOCCHIO LE IMPRESE

21-02-2006

Il crollo verticale delle vendite di pollame, in conseguenza dei rinnovati e recenti timori creatisi tra i consumatori per le notizie su alcuni casi di influenza aviaria riscontrati anche in Italia su alcune specie di uccelli migratori, sta producendo effetti devastanti sulle imprese di autotrasporto della regione. In questo segmento di mercato, dopo i deboli segnali di assestamento manifestati nelle ultime settimane, si assiste ad un vero e proprio crollo della domanda.
La denuncia viene dal Presidente di FITA-CNA, L’Unione degli autotrasportatori che associa oltre 8.000 imprese in Emilia Romagna, Gilberto Piraccini il quale evidenzia come la reazione dei consumatori, che ha sinora determinato una caduta dei consumi stimata nel 70%:
rischi di infliggere un colpo durissimo  e forse definitivo, all’intero comparto avicolo dell’Emilia Romagna, sino ad oggi ai vertici della produzione nazionale
Ma gli effetti negativi della paura nei confronti del virus aviario,  non si fermano alle sole aziende di allevamento e produzione, ma coinvolgono l’intera filiera, comprese le aziende impegnate nella distribuzione del prodotto.
Nella nostra regione, se consideriamo il trasporto  di animali vivi, prodotti macellati e  il trasporto per l’approvvigionamento dei mangimi agli allevamenti – spiega Piraccini – sono  oltre 1.000 le imprese di autotrasporto che rischiano di dover affrontare l’ennesima emergenza, che va ad aggravare una situazione preesistente già critica per l’abnorme aumento dei costi subito dalle imprese negli ultimi 24 mesi e per i timori causati dai precedenti allarmi in questo segmento. 
Per questo, risulta incomprensibile, a detta della FITA-CNA, che l’autotrasporto sia stato completamente escluso dagli interventi che già nei mesi scorsi si sono andati predisponendo, con il primo manifestarsi del virus, non risultando ad alcun titolo, fra quelli beneficiari di interventi. Allo stato attuale delle cose – sottolinea Piraccini : è indispensabile che, a fronte della sordità manifestata dalle istituzioni centrali, almeno a livello regionale si dimostri maggiore sensibilità, allargando anche alle imprese di autotrasporto gli interventi previsti per il resto della filiera. Non vorremmo,  che anche per il trasporto avicolo, si verificasse quanto, purtroppo sta accadendo per il settore bieticolo, dove la crisi sta mettendo a rischio il futuro delle aziende di produzione e migliaia di posti di lavoro.