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Osservatorio congiunturale Emilia Romagna. Rilevazione IV trimestre ottobre - divembre 200

EMILIA ROMAGNA, CI SARA' LA RIPRESA? SI' MA CON CALMA INTANTO LE IMPRESE SI TENGONO A GALLA PUNTANDO SU QUALITA' E RISORSE UMANE

19-12-2003

Gli imprenditori ci credono ancora: nel 2004 si invertirà la tendenza e l'economia regionale si rimetterà in moto. Tra le aziende più strutturate non è venuta meno la fiducia sulle proprie performance aziendali e si guarda con contenuto ottimismo ai prossimi mesi. Per farsi trovare pronte continuano ad assumere e ad investire.
Migliorano occupazione e produzione. Tra i fattori critici, si attenuano credito e carenza di manodopera specializzata, cresce invece il peso della concorrenza a basso costo proveniente da Cina e Paesi dell'est. E' quanto emerge dalla rilevazione relativa all'andamento congiunturale del trimestre ottobre-dicembre effettuata sulle imprese eccellenti associate alla CNA in Emilia Romagna.


La CNA dell'Emilia Romagna presenta i risultati della rilevazione condotta dal proprio Osservatorio regionale sull'andamento congiunturale del IV trimestre 2003 tra imprese artigiane e pmi associate. La sezione dell'Osservatorio relativa a temi di attualità è stata dedicata a due quesiti su: a) il voto agli immigrati; b) come far fronte alla concorrenza dei prodotti made in Cina, mini sondaggi dei quali vengono presentati gli esiti.

Il  profilo del campione
Chi sono i testimoni privilegiati del clima socio economico della regione?
Si tratta di un campione di 106 imprese artigiane e pmi associate a CNA, appartenenti ai 3 macro settori economici: manifatturiero, costruzioni e servizi.
Il loro profilo è quello di un gruppo di aziende ben strutturate e particolarmente evolute, con un numero di addetti mediamente alto e rapporti coi mercati esteri. Il campione viene monitorato trimestralmente, mediante l'invio di un questionario strutturato veicolato via e mail, per esprimere periodicamente le proprie impressioni sull'andamento dell'economia, come in un grande 'Forum informatico'. Il susseguirsi delle rilevazioni, consente di avere - accanto ad un'analisi di tipo qualitativo - anche un'analisi di tipo quantitativo nel confronto tra i risultati di ciascuna rilevazione e quelle precedenti. La rilevazione è condotta per conto di CNA Emilia Romagna dalla Freni Ricerche di Marketing di Firenze.

Cosa emerge dalla rilevazione del IV trimestre?
Si conferma un cauto ottimismo per una ripresa dell'economia regionale (che cresce di qualche punto rispetto al trimestre precedente) e permane un atteggiamento positivo di 'chi vuole farsi trovare pronto' all'attesa inversione di tendenza, sia in termini di organizzazione aziendale, che di offerta commerciale e qualità di produzione/servizi. Questo atteggiamento di fiducia, risulta ancor più marcato in relazione alle prospettive del proprio settore e della propria azienda. Maggiore incertezza si registra, invece, per le possibilità di recupero dell'economia nazionale, anche se, rispetto al precedente trimestre, la valutazione risulta meno negativa.

Gli investimenti si confermano scelta vincente
Scommettendo sulla ripresa, gli imprenditori 'eccellenti' dell'Emilia Romagna continuano ad investire, soprattutto in informazione, ricerca, reti commerciali, sviluppo e formazione; fattori che risultano essere l'elemento strategico caratterizzante, che consente a queste imprese di essere premiate dal mercato anche in una situazione congiunturale estremamente delicata qual è quella attuale. Dall'indagine si rileva una grande attenzione alle dinamiche del mercato; gli imprenditori intervistati sono convinti che anche in un momento di 'calma piatta', gli investimenti siano indispensabili per accrescere la capacità produttiva delle loro imprese.
Gli investimenti effettuati sino ad oggi, dicono, hanno consentito alle nostre aziende di mantenere elevato il proprio livello di competitività. Le performance conseguite consentono, quindi, di esibire un relativo ottimismo. Agli investimenti effettuati anche in presenza di un andamento non positivo della congiuntura nel corso del 2003, gli imprenditori del panel, attribuiscono la propria 'tenuta', in leggera controtendenza rispetto alle grosse difficoltà congiunturali con cui sono chiamate a fare i conti gran parte delle imprese artigiane e pmi della regione.

Occupazione Fatturato e Produzione in crescita
Nel periodo ottobre-dicembre, il numero degli addetti (totale delle persone occupate nelle imprese) è aumentato del 4,2%, mentre il numero dei dipendenti, è cresciuto di un punto in più (5,2%).
Questo sviluppo occupazionale, corrisponde anche ad un incremento dell'attività (sia degli ordinativi che dei servizi) che sembra, al momento, più legato alla stagionalità che non ad una vera e propria prospettiva di crescita.  La domanda risente cioè positivamente della stagionalità e, infatti, per una buona quota degli intervistati (40%) solitamente il trimestre ottobre-dicembre è in crescita. Pertanto le risposte raccolte sull'andamento della produzione devono essere inquadrate all'interno di questo scenario.
Nel trimestre rilevato, il 56% del fatturato è derivato dalla produzione in conto proprio (rispetto al 65% del trimestre precedente) mentre si ricava un incremento del + 9%, della produzione in conto terzi che dal 35% passa al 44%. Non cambia invece il rapporto del fatturato conseguito sul mercato nazionale rispetto a quello conseguito sui mercati esteri: l'89% il primo rispetto all'11% del secondo.

Lo scenario competitivo: punti di forza e fattori di criticità
Agli imprenditori del panel CNA, lo scenario competitivo non appare certo confortante: sui mercati vi è una continua immissione di nuovi prodotti e servizi ed anche l'evoluzione tecnologica impone un aggiornamento continuo per evitare l'esclusione dal mercato concorrenza agguerrita su qualità e innovazione. Ma la concorrenza, dicono gli imprenditori campionati, non sempre è concentrata sulla qualità; con alcuni paesi (est europeo e Cina soprattutto), la variabile prezzi, risulta essere non controllabile. Una situazione che in alcuni settori, soprattutto nel tessile-abbigliamento, materie plastiche e in parte nella meccanica, sta divenendo un fattore di vera e propria criticità.
Rispetto alla precedente rilevazione, risulta ancor più accentuato il problema della concorrenza estera (mentre invece si attenua la concorrenza a livello nazionale); atteggiamento che potrebbe essere legato anche con l'incidenza sulle esportazioni, del rapporto Euro/Dollaro. Tra i fattori di criticità, risultano meno evidenziati rispetto al passato, il costo delle materie prime e gli oneri finanziari; anche la carenza di manodopera, specie quella specializzata, risulta attenuata.
Da qui la scelta dei fattori competitivi compiuta dalle aziende campionate, individuati soprattutto nelle politiche di marketing, nell'ampia gamma di servizi erogati, negli standard qualitativi della produzione, nella logistica e nella rapidità di consegna, con l'obiettivo è di fronteggiare l'ingresso di nuovi concorrenti sia nazionali che stranieri. La presenza storica sul mercato coniugata all'immagine di marca, garantisce gli acquirenti sulla qualità dell'acquisto. L'innovazione di prodotto (o la sua esclusività), associata a prezzi e condizioni di pagamento convenienti, continua ad assicurare alle aziende campionate una presenza significativa sul mercato.
La congiuntura in sintesi - Le aspettative per i prossimi mesi
Gli aspetti negativi rilevati nel trimestre precedente, mostrano segni di attenuazione; lo scenario del proprio settore ed anche le valutazioni sulle prospettive dell'economia regionale, evidenziano uno spostamento da un trend negativo ad una situazione di equilibrio, se non di cauto ottimismo. C'è una fase di attesa per quanto riguarda l'economia regionale e l'andamento del proprio settore di mercato; si registra   una moderata riconquista della fiducia da parte degli imprenditori.
A livello nazionale, invece, la prospettiva si modifica solo con un'attenuazione dei segni di negatività, nel senso che la valutazione resta negativa, seppur meno pessimistica rispetto alla precedente rilevazione. La ripresa, che sembra andrà a concretizzarsi nel 2004, viene maggiormente diluita nel tempo.
L'andamento degli ordinativi negli ultimi tre mesi ha corrisposto alle previsioni (di lieve crescita) prospettate dagli imprenditori a fine settembre; per il prossimo trimestre, le previsioni si orientano per una situazione ancora stazionaria (o di leggera flessione in considerazione del ritmo stagionale dell'attività). Le aspettative per l'andamento della propria azienda, comunque, restano di segno leggermente più ottimista rispetto all'andamento generale specie nazionale.
Il risultato della rilevazione evidenzia come le aziende artigiane e le piccole imprese siano in grado di comprendere le dinamiche all'interno delle quali si gioca la partita della competitività dei sistemi d'impresa, e tendano a strutturarsi di conseguenza per continuare a trainare un tessuto imprenditoriale che ha costituito il 'volano' dell'economia regionale.

 

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