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Osservatorio congiunturale Emilia Romagna

LA RIPRESA ANCORA NO SI VEDE, IN CALO LA FIDUCIA DEGLI IMPRENDITORI STAGNANO I CONSUMI, L'ECONOMIA NON DECOLLA.LA DEBOLEZZA DEL SISTEMA ITALIA COMPROMETTE ANCHE LO SVILUPPO REGIONALE

09-04-2004

Negativa la congiuntura nei primi tre mesi dell�anno. Pressoch� invariata l�occupazione, stazionari o in leggero calo ordini e produzione. Tra i fattori critici cresce il peso dell�imposizione fiscale e contributiva e della concorrenza a basso costo.
Gli imprenditori della CNA nonostante tutto sembrano crederci ancora continuando ad investire ma certo cresce l�incertezza sui tempi entro i quali si prevede che l�economia possa rimettersi in moto.
Tempo ancora perturbato: met� delle aziende prevedono tempo nuvoloso, le altre pioggia e temporali.  Cos� si possono sintetizzare clima e umori registrati dalla rilevazione condotta dalla CNA dell�Emilia Romagna, sull�andamento congiunturale del 1� trimestre 2004 tra un campione di imprese artigiane e pmi associate.
Le aziende associate alla CNA anche le pi� strutturate, risentono della crisi economica, ma continuano a tenere. Il dato pi� interessante � che gli imprenditori intervistati sembrano particolarmente inossidabili; anche di fronte ad un andamento congiunturale caratterizzato nei primi tre mesi dell�anno da forte stazionariet� ed una certa flessione, continuano ad investire (70,8%) nelle proprie aziende e chiedono, per rimettere in moto il sistema, sia una riduzione del carico fiscale e contributivo (73%) che investimenti nella ricerca (56%). Sul futuro prossimo, i pareri sono equamente divisi: mentre una met� circa degli intervistati, prevede un ulteriore rallentamento dell�economia italiana nei prossimi mesi, una recessione che andr� a colpire anche l�economia regionale ed il proprio settore, l�altra met�, invece, prospetta una lieve crescita dei propri ordinativi e commesse (pur inferiore rispetto all�andamento che verificano solitamente in questo periodo dell�anno) e prevede, quindi, una situazione stazionaria dell�economia.
Accanto alla rilevazione congiunturale, la CNA ha voluto tastare il polso su quelle che gli imprenditori ritengono essere le cause della difficile situazione in essere e chiedere loro di pronunciarsi su possibili soluzioni. A questo proposito la sezione dell�Osservatorio relativa ai temi di attualit�, � stata dedicata ad un mini sondaggio su questi due quesiti: 1) gli investimenti: in che settori e per quali obiettivi? 2) La crisi: fattori che la determinano e le proposte per uscirne.


Il  profilo del campione
Il Forum Congiunturale Informatico, � lo strumento attraverso il quale CNA si propone di monitorare in tempo reale, mediante la somministrazione via e-mail di un questionario strutturato, ogni tre mesi, le opinioni, le attese, i comportamenti e le performance aziendali di un panel di imprese eccellenti, testimoni privilegiati del clima socio-economico della regione.
Si tratta di un campione di 100 imprese artigiane e pmi associate a CNA, appartenenti ai 3 macro settori economici: manifatturiero, costruzioni e servizi.
Il loro profilo � quello di un gruppo di aziende ben strutturate e particolarmente evolute, con un numero di addetti mediamente alto e rapporti coi mercati esteri. Il susseguirsi delle rilevazioni, consente di avere - accanto ad un�analisi di tipo qualitativo - anche un�analisi di tipo quantitativo nel confronto tra i risultati di ciascuna rilevazione e quelle precedenti. La rilevazione � condotta per conto di CNA Emilia Romagna dalla Freni Ricerche di Marketing di Firenze.

Cosa emerge dalla rilevazione sul periodo gennaio � marzo 2004?
Affiora una certa delusione per le aspettative disattese e si manifesta una crescente incertezza sui tempi di una ripresa dell�economia nazionale. Le attese, sempre di segno negativo, ma pi� attenuate che avevano contraddistinto l�opinione sul sistema Italia nel trimestre precedente, evolvono decisamente verso un pi� marcato pessimismo. Alcune chances in pi� vengono attribuite ad una tenuta dell�economia regionale, ritenuta ancora una delle locomotive del sistema economico italiano (anche se la valutazione risulta leggermente meno positiva rispetto al trimestre precedente).  Le previsioni sulla situazione economica dei settori in cui le imprese campionate operano, evidenziano  per la prima volta un certo scetticismo.  Riferendosi alla propria azienda, impresa eccellente che ha investito per migliorare le performace economiche, le aspettative sono mediamente stazionarie. Il settore pi� critico appare quello della produzione. Un imprenditore su tre prospetta un deterioramento della situazione economica della propria azienda.

Gli investimenti si confermano scelta strategica
Nonostante il ritardo del manifestarsi di concreti segnali di ripresa rispetto alle aspettative manifestate nel trimestre precedente, gli imprenditori eccellenti dell�Emilia Romagna continuano ad investire (70,8%), soprattutto  per migliorare la qualit� della produzione (56,3%), per il lancio di nuovi prodotti (37,5%), per aumentare la propria capacit� produttiva (33,3%), per ottenere un vantaggio competitivo sulla concorrenza (28,1%); tutti fattori che risultano essere l�elemento strategico caratterizzante, che consente a queste imprese di essere premiate dal mercato anche in una situazione congiunturale estremamente delicata qual � quella attuale.

Occupazione Fatturato e Produzione in stallo
Nel trimestre Gennaio-Marzo 2004, l�occupazione ha leggermente segnato il passo. Infatti il numero degli addetti presso le imprese campionate (totale delle persone occupate nelle imprese) � cresciuto del + 1,0%, mentre il numero dei dipendenti, � diminuito del - 0,3%.
La domanda in parte continua a risentire positivamente della stagionalit�, ed infatti per un poco pi� di un terzo degli intervistati solitamente il trimestre Gennaio-Marzo � in crescita (� pari al 37% la quota di coloro che indicano nella stagionalit� un effetto positivo, quota leggermente inferiore a quella registrata nel precedente trimestre che era del 40% e del 42% nel trimestre luglio- settembre 2003). Sono soprattutto i servizi ad essere premiati dalla domanda stagionale.
Nel trimestre rilevato relativamente al fatturato, si segnala una riduzione della produzione in conto terzi che dal 44% passa al 38% (riallineandosi  in pratica ai valori di 6 mesi fa indicando un andamento stagionale dei rapporti che vengono instaurati con i terzisti). In conseguenza di questo spostamento, si controbilancia la quota di fatturato che deriva dalla produzione in conto proprio, che passa dal 56% al 61%.
Cambia lievemente il rapporto del fatturato conseguito sul mercato nazionale rispetto a quello conseguito sui mercati esteri: il fatturato sul mercato nazionale cede 2 punti in favore delle esportazioni: 12% il primo contro l�88% del secondo.
L�andamento degli ordinativi negli ultimi tre mesi non ha corrisposto alle previsioni di lieve crescita che erano state prospettate dagli imprenditori a fine dicembre, registrando anzi, un lieve calo; per il prossimo trimestre, le previsioni si orientano per una situazione ancora stazionaria (o di leggera flessione in considerazione del ritmo stagionale dell�attivit�).

Lo scenario competitivo: punti di forza e fattori di criticit�
Agli imprenditori del panel CNA, lo scenario competitivo non appare certo confortante: sui mercati vi � una continua immissione di nuovi prodotti e servizi ed anche l�evoluzione tecnologica impone un aggiornamento continuo per evitare l�esclusione dal mercato a causa di una concorrenza sempre pi� agguerrita. Ma la concorrenza, dicono gli imprenditori campionati, non sempre � concentrata sulla qualit�; con alcuni paesi (Est europeo e Cina soprattutto), la variabile prezzi, risulta essere non controllabile. Una situazione che in alcuni settori, soprattutto nel tessile-abbigliamento, materie plastiche e in parte nella meccanica, sta divenendo un fattore di vera e propria criticit�.
Rispetto alla precedente rilevazione, risultano ancor pi� accentuati i problemi della concorrenza estera e della ridotta competitivit� sui mercati globali; atteggiamento che potrebbe essere legato anche con l�incidenza sulle esportazioni, del rapporto Euro/Dollaro, oltrech� al costo del lavoro che permane alto rispetto a quello dei competitori stranieri. Le aziende eccellenti dell�Emilia Romagna individuano soprattutto nella debolezza della domanda nazionale e nel ritardo dei pagamenti da parte dei clienti, i fattori che maggiormente determinano le difficolt� di mercato per la propria impresa; questi due fattori associati ai prezzi crescenti delle materie prime (causa la conversione Euro/Dollaro che penalizza gli acquisti sui mercati internazionali), giocano una parte importante in negativo, rappresentando una miscela pericolosa che potrebbe ingenerare una situazione recessiva per il prossimo futuro dell�economia. Anche gli eccessivi costi finanziari contribuiscono a rendere pi� perturbato il clima economico.
Da qui la scelta dei fattori competitivi compiuta dalle aziende campionate, individuati soprattutto nelle politiche di marketing, nell�ampia gamma di servizi erogati, negli standard qualitativi della produzione, nella logistica e nella rapidit� di consegna, con l�obiettivo di fronteggiare l�ingresso di nuovi concorrenti sia nazionali che stranieri. La presenza storica sul mercato coniugata all�immagine di marca, garantisce gli acquirenti sulla qualit� dell�acquisto. L�innovazione di prodotto (o la sua esclusivit�), associata a prezzi e condizioni di pagamento convenienti, continua ad assicurare alle aziende campionate una presenza significativa sul mercato.

La congiuntura in sintesi � Le aspettative per i prossimi mesi
Gli aspetti negativi rilevati nel trimestre precedente, mostrano segni di accentuazione. Alcuni valori che nel trimestre precedente risultavano fortemente appiattiti su un indice di stazionariet�, si sono spostati verso quello della contrazione.
Da una situazione di equilibrio, se non di cauto ottimismo, che ha contraddistinto il panel  campionato tre mesi fa, si passa ad uno scenario dove sembrano prevalere scetticismo e pessimismo.
Lo scenario futuro si presenta differenziato: anche il settore dove operano le aziende del panel si trova ad affrontare un periodo critico, ma le imprese eccellenti che partecipano alla rilevazione, in controtendenza, dimostrano di poter controllare la situazione economica avversa e prevedono, prudentemente, perfino un lieve aumento delle commesse ed una sostanziale tenuta delle posizioni raggiunte dalle proprie aziende.
A queste previsioni per un�evoluzione in positivo dell�andamento del proprio settore di mercato ed  una valutazione sulle prospettive dell�economia regionale, improntata ad una tenuta complessiva del sistema economico dell�Emilia Romagna, fa da contraltare una valutazione negativa sulle possibilit� di recupero dell�economia nazionale: il sistema Italia appare infatti, sempre pi� in difficolt�.

Cosa emerge dal sondaggio sull�attualit�?

1) Gli investimenti: in quale settore e per quali obiettivi
Il 72% delle imprese eccellenti CNA ha investito negli ultimi tre anni e intende continuare ad investire nel breve periodo; solo il 7% delle imprese non ha investito e non esclude di investire a breve. Pur in un periodo di crisi,dunque, le imprese eccellenti dell�Emilia Romagna puntano sull�innalzamento dello standard qualitativo della propria attivit� e sull�immissione sul mercato di prodotti e servizi innovativi. Anche in un momento di calma piatta, risulta generalizzata la convinzione che la soddisfazione della domanda in termini di qualit� e di innovazione dell�offerta, rappresenti l�arma pi� efficace per presidiare efficacemente il mercato e fidelizzare la clientela. L�altro principale obiettivo che motiva l�investimento � rappresentato dall�aumento della capacit� produttiva del personale, coniugata alla riduzione dei tempi di produzione. Particolare accento viene posto sulla formazione della forza lavoro e su un livello elevato di informatizzazione. In prevalenza gli imprenditori intervistati per finanziare l�investimento, si sono avvalsi di prestiti a tassi agevolati in conto interessi ricorrendo alla legge 20/1994. Il principale referente � la CNA.

2) La crisi: fattori determinanti e proposte per uscirne
Le opinioni degli imprenditori intervistati evidenziano una notevole preoccupazione sui tempi entro i quali l�economia potr� rimettersi in moto.
La perdita di fiducia � l�elemento determinante, pesa pi� del fattore terrorismo: oltre l�80% degli intervistati esprime un forte pessimismo sulle prospettive di sviluppo. Dal momento che i mercati si espandono in un clima di ottimismo, un atteggiamento di sfiducia cos� diffuso, in assenza di rapidi e decisi provvedimenti, sembrerebbe destinato ad evolvere in una recessione. Altri fattori critici per l�economia vengono individuati nel costo del lavoro (assolutamente non confrontabile con quello di alcuni paesi concorrenti), nell�eccesso di burocrazia (ostacolo alle iniziative imprenditoriali) e nella crisi dei mercati finanziari (una delle conseguenze della perdita di fiducia). La ripresa del terrorismo ed il costo del denaro hanno un peso marginale sull�attuale situazione economica che evidentemente, trae le sue origini da un periodo pi� lontano. 
Le richieste per rimettere in moto lo sviluppo: meno tasse e contributi e pi� ricerca
Per uscire da questa situazione di crisi, evitare un clima recessivo e ridare impulso ai consumi, gli imprenditori del panel CNA sollecitano un significativo alleggerimento del carico fiscale e contributivo (sull�impresa e sul consumatore finale) ed un aumento degli investimenti in ricerca e tecnologia. Chiedono anche uno snellimento degli iter burocratici e investimenti pubblici in infrastrutture, accanto ad una serie di agevolazioni per l�accesso al credito e di incentivi per l�internazionalizzazione, che avrebbero l�effetto di vivacizzare l�economia ed aprire nuove prospettive al sistema produttivo italiano. In definitiva dicono gli imprenditori CNA:
in un momento cos� delicato, lo Stato non deve restare latitante, ma deve invece intervenire per rimettere in moto lo sviluppo economico e restituire fiducia assumendo impegni nei confronto delle imprese.

 

 

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