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Parmacrac. I trasportatori sospendono il fermo

Cna: ma le modifiche di Alemanno non spengono lo stato di agitazione

04-05-2004

Il fermo dei tir proclamato contro il gruppo Parmalat, non ci sarà. Il motivo sta nell'applicazione di quattro modifiche al decreto Alemanno, contenute nel nuovo decreto Marzano. In sostanza: l'allargamento alle imprese controllate e partecipate dalla Parmalat delle misure previste dal Decreto Alemanno; l'estensione delle misure relative al Fondo di garanzia alle imprese di autotrasporto che hanno fattorizzato i propri crediti; ampliamento di questo provvedimento anche si sub vettori; estensione delle misure a tutela della eventuale revocatoria alle imprese di autotrasporto.
Quanto deciso dal Consiglio dei Ministri, rappresenta indubbiamente un primo risultato per le aziende di autotrasporto.
Da qui la sospensione del blocco proclamato dal 3 all'8 maggio – precisa Giovanni Montali segretario di FITA-CNA Emilia Romagna –
un segnale positivo che le Organizzazioni dell'autotrasporto hanno inteso dare. Abbiamo tuttavia ritenuto necessario mantenere in atto lo stato di agitazione del settore, per tenere alta l'attenzione sulle questioni che devono essere risolte con urgenza affinché le imprese coinvolte dalla crisi della Parmalat possano proseguire la propria attività.
In particolare, tre sono le richiese degli autotrasportatori.
Innanzitutto – precisa Montali - è necessario che il Governo emani al più presto i provvedimenti con i quali sospendere la riscossione dei contributi previdenziali (dando attuazione all'art. 4, comma 3 del decreto legge 16/2004 convertito nella legge 77/2004). In secondo luogo,occorre rifinanziare i Fondi di garanzia ai quali le imprese interessate possano così effettivamente accedere (art. 5 dello stesso DL 16/2004)in considerazione dell'entità dei crediti vantati.
Infine, la terza richiesta riguarda l'ammissione con urgenza delle imprese interessate dalla crisi Parmalat alla prededucibilità dei crediti pregressi. Si chiede in sostanza che per i crediti vantati dalle imprese di autotrasporto sia previsto un canale preferenziale. A questo proposito – conclude il segretario regionale della FITA-CNA –
abbiamo chiesto al Commissario straordinario Enrico Bondi, un incontro urgente al quale fare intervenire anche il Giudice fallimentare