Informa in breve


CNA Regionale Emilia Romagna

ARTIGIANATO, FINALMENTE SI CAMBIA UN NUOVO MODELLO PER I CONTRATTILa CNA plaude all'accordo che rafforza il ruolo della contrattazione regionale, spostando a livello territoriale le materie che riguardano la competitività e le politiche salariali. In

08-03-2004

Un primo passo verso la riforma della struttura del sistema contrattuale nell�artigianato. Questo, secondo la CNA dell�Emilia Romagna, che lo ha fortemente voluto, rappresenta l�accordo nazionale interconfederale siglato nei giorni scorsi da Sindacati e Confederazioni Artigiane.�
Si tratta di un cambiamento profondo di un modello ormai obsoleto � sottolinea il presidente regionale della CNA Quinto Galassi � che modifica profondamente il sistema delle relazioni industriali e che finalmente avvicina la contrattazione ai problemi e alle aspettative delle imprese sul territorio. Per la prima volta, infatti, abbiamo un modello contrattuale che unisce imprese e lavoratori su obiettivi comuni: obiettivi comuni: sviluppo e consolidamento del sistema produttivo, della redistribuzione del reddito e della tutela dei lavoratori.
L� accordo � importante, spiega Galassi, perch� aggiorna e completa il percorso avviato con quello del �92 che allora determin� la specificit� della contrattazione artigiana, attraverso la territorialit� ed oggi, con un forte decentramento della contrattazione, sancisce il ruolo dei sistemi territoriali nella sfida ai mercati.
Il modello contrattuale che ne deriva coglie molte delle proposte avanzate dalla CNA dell�Emilia Romagna, prima fra tutte quella dello spostamento a livello regionale delle materie che riguardano la competitivit� delle imprese, produttivit� e recupero inflativo, mantenendo a livello nazionale il tema delle tutele.
Nella nostra regione le imprese artigiane sono oltre 141.000, il 30% del totale imprese in regione e quelle con dipendenti, interessate quindi in modo diretto alla contrattazione, oltre 45.000 con 165.000 addetti ed una media di 6,7 addetti per impresa.
Il nuovo modello contrattuale � fa notare la CNA - sar� l�occasione per valorizzare le specificit� delle produzioni e servizi d�eccellenza cos� come le professionalit� espresse, attraverso una redistribuzione della ricchezza prodotta che andr� a premiare le performances di sistema.
Cambia radicalmente l�approccio concettuale rispetto al modello precedente. Da oggi spetteranno al livello territoriale materie fino a ieri tutte ad appannaggio del livello nazionale: apprendistato, flessibilit�, part-time, tempo determinato ed anche le materie previste dal dlgs 276/2003 in applicazione alla Legge Biagi.
Agire sulle regole a livello territoriale � conclude il presidente della CNA - ci consentir� di adattare la contrattazione alle specifiche necessit� di ogni mestiere rispetto alle dinamiche economiche in atto. Questo significher� poter premiare i maggiori livelli competitivi aziendali e di sistema con maggiori tutele, con maggiori salari o con un mix delle due possibilit�.
Giocher� un ruolo forte il rapporto che le parti, sapranno instaurare con la Regione e le politiche che saranno attuate per il lavoro e per l�impresa.
L�intesa prevede l�adeguamento dei salari ai livelli inflattivi: dal 2002 al 31/12/2004 viene riconosciuto il 7.3%.
L�accordo prevede, inoltre, che dal 1� aprile si apra la stagione contrattuale territoriale, per i contratti scaduti o per quelli in scadenza entro l�anno.
L�intesa raggiunta intende anche aggiornare il ruolo degli Enti Bilaterali che negli ultimi 10 anni hanno assolto ad un importante compito di difesa delle imprese e dei lavoratori nei casi di crisi aziendale; le materie cui gli Enti saranno chiamati a rispondere dovranno riguardare la tutela e promozione del lavoro, il sostegno al reddito, la formazione, la sanit� integrativa, le pari opportunit�.
Un�importante convergenza � stata raggiunta anche per gli ammortizzatori sociali con proposte di modifiche sostanziali alle ipotesi formulate dal Governo in materia di garanzia del sostegno al reddito nell�artigianato.
Grazie a questo accordo, infine, si potr� concretamente avviare Artifond, il Fondo pensione integrativa per i lavoratori dell�artigianato
.

�