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Comitato Impresa Donna, CNA Emilia Romagna

EMILIA ROMAGNA: MERCATO DEL LAVORO SEMPRE PIU' CARATTERIZZATO DALL' IMPRENDITORIALITA' E DAL LAVORO AUTONOMO DELLE DONNEIn Emilia Romagna 1 impresa su 4 è diretta da donne. Oltre 8000 le nuove imprese femminili nate negli ultimi cinque anni. Presentati

08-03-2004

C�� una specificit� femminile rispetto a quella maschile nell�approccio al lavoro? Ci sono peculiarit� nel fabbisogno di supporti all�attivit� professionale, necessit� d�informazioni e di apprendimento, di servizi e consulenze da parte delle lavotarici autonome?
A queste domande ha inteso rispondere il Comitato impresa Donna della CNA Emilia Romagna, sottoponendo, in occasione dell�8 marzo, un questionario ad un campione di proprie associate, per mettere a fuoco attese e fabbisogni attuali delle donne impegnate nelle imprese e valutare di conseguenza, gli strumenti e le politiche necessarie alla valorizzazione del loro lavoro.
Tutto questo anche alla luce di dati che segnalano come, in Emilia Romagna, il lavoro sia pi� rosa e come un grande contributo all�occupazione venga in misura sempre crescente dall�imprenditoria femminile, che rappresenta oltre il 27% del totale delle imprese.
Il tasso di occupazione femminile ha ormai raggiunto il 61,8%, quindi il mercato del lavoro in Emilia Romagna sta consolidando i segnali positivi in atto dal 1997, l�occupazione cresce e la crescita ha interessato in misura maggiore le donne che infatti tra il 1998 e il 2002 hanno raddoppiato la loro presenza nel mercato del lavoro rispetto agli uomini.
Gli ultimi dati � fa notare Lucilla Pieralli, imprenditrice di Castiglione dei Pepoli, presidente regionale del Comitato Impresa Donna CNA � Contemporaneamente, per�, si sono sviluppati due fenomeni, tra loro correlati, a forte valenza economica e sociale: il progressivo invecchiamento della popolazione italiana e il basso tasso di natalit�. Secondo la presidente del Comitato Impresa Donna: Il tasso di caduta inizia, generalmente, intorno ai 40-44 anni, in concomitanza, probabilmente, con situazioni legate a problemi di conciliazione familiare e d�insoddisfazione lavorativa. Oggi in Emilia Romagna 1 imprenditore su 4 � donna; si tratta, quindi, di un panorama di 184 mila imprenditrici (titolari, socie e collaboratrici) che chiedono strumenti per consolidare le proprie imprese.
Il Comitato Impresa Donna CNA Emilia Romagna ne rappresenta circa 28 mila di cui il 22% a Bologna a cui si aggiunge un 2% di Imola; il 25% a Modena; il 12% a Reggio Emilia; il 10% a Forl� Cesena; il 9% a Ferrara e Ravenna; il 5% a Parma e l�1% a Piacenza. Si tratta per lo pi� di imprese individuali (59%) concentrate soprattutto nei settori del tessile e abbigliamento e nei servizi, pubblici, sociali e personali; pur presenti un po� in tutti i settori, molte nuove imprese si collocano in nuove nicchie di mercato e si caratterizzano sempre pi� come imprese che svolgono un ruolo di supporto ai nuovi bisogni della societ�.
L�indagine del Comitato Impresa Donna evidenzia come le imprenditrici siano soddisfatte e gratificate dal proprio lavoro sul piano professionale, pronte a misurarsi coi cambiamenti, a cimentarsi pi� degli uomini nel mettersi alla prova, nell�accettare sfide; le risposte al questionario evidenziano anche i problemi e le necessit�: poter usufruire di servizi di qualit� ed alta specializzazione, formazione consulenze finanziarie e di marketing e soprattutto di condizioni per un reale accesso al credito, ma anche di un welfare che in termini di politiche sociali (figli, scuola, anziani, assistenza sanitaria) consenta loro di consolidare la propria attivit�.
Ecco che in questa ottica � dice ancora Lucilla Pieralli -
l�8 marzo non rappresenta una celebrazione fine a se stessa delle donne, ma un ulteriore momento di riflessione e soprattutto di stimolo per istituzioni e associazioni ad andare con convinzione sulla strada di attuare politiche ed interventi in grado di dare valore aggiunto al lavoro delle donne. In questo senso riteniamo estremamente importante la creazione da parte della Regione Emilia-Romagna, di un tavolo politico con un coinvolgimento effettivo delle imprenditrici e delle loro associazioni di rappresentanza; un tavolo che, in prosecuzione con quanto gi� realizzato l�anno passato, dovrebbe ora divenire inter assessoriale data la trasversalit� che azioni efficaci per il lavoro autonomo e l�imprenditoria femminile richiedono.
se da un lato la scarsit� dei flussi di popolazione pi� giovane potrebbe consentire una maggior presenza delle donne nel mercato del lavoro, dall�altro l�aumento dei bisogni di assistenza per la popolazione anziana, accompagnato da un inadeguato sistema di servizi e da una carente divisione dei ruoli sociali maschili e femminili finisce per ostacolarlo.
segnalano un forte aumento della propensione delle donne, soprattutto di quelle tra i 25 ed i 35 anni, al lavoro autonomo. Sempre dall�osservazione dei dati emerge che le donne occupate in Emilia Romagna sono mediamente pi� istruite degli uomini e possiedono un titolo di studio alto; che nel 21.5% dei casi sono lavoratrici autonome e nel 11% dei casi lavoratrici in proprio, soprattutto nel terziario (71.6%) e che esiste una preferenza sia da parte della domanda che dell�offerta, per forme di lavoro a full-time con un�attenzione a forme contrattuali� flessibili. Solo negli ultimi cinque anni sono nate 8.240 nuove imprese femminili.

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