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FART, Fondo Interprofessionale Artigianato

FORMAZIONE CONTINUA, E’ BOOM PER IL FONDO DELL’ARTIGIANATO. Sono 30.000 in Emilia Romagna le imprese (di cui oltre 18.000 associate a CNA) che hanno deciso di sostenere la formazione dei loro dipendenti

30-06-2004

Gli artigiani dell’Emilia Romagna puntano sulla formazione professionale. Lo dimostrano i dati sulle adesioni delle imprese al Fondo Interprofessionale Artigiano (FART), costituito pariteticamente tra le Organizzazioni artigiane e quelle dei lavoratori in base a quanto previsto dall’art. 118 della Legge 388/2000, modificato dall’art. 48 della Finanziaria 2003, che prevede appunto l’istituzione di fondi interprofessionali nazionali per la formazione continua per ciascuno dei settori economici: industria, artigianato, terziario e agricoltura. Compito del Fondo sarà quello di finanziare piani formativi aziendali, territoriali, settoriali o individuali concordati tra le parti sociali, nonché eventuali iniziative direttamente connesse a tali piani. E’ prevista inoltre un’articolazione regionale del FART, affidata ad EBER (l’Ente bilaterale), che avrà il compito di valutare i piani formativi per definirne l’ammissibilità.
Le adesioni nell’artigianato sono state davvero numerose tanto che FART risulta essere il primo Fondo nazionale per numero di imprese con il 44% del totale.
L’Emilia Romagna in particolare, ha raggiunto cifre notevoli: 30.000 imprese con oltre 152.000 dipendenti, rispettivamente il 23% e il 28% delle adesioni nazionali al FART (126.663 imprese, 544.204 dipendenti), un dato che fa della nostra regione, la prima in assoluto; meglio di Veneto e Lombardia, che hanno fatto registrare rispettivamente, il 19 ed il 17 per cento. Inoltre, le imprese artigiane e pmi aderenti al Fondo artigiano in Emilia Romagna rappresentano il 55% di tutte le aziende aderenti ai Fondi interprofessionali nella regione con il 25% dei dipendenti.
Un risultato eccellente che va al di là di ogni aspettativa – commenta il segretario regionale della CNA, Giorgio Allari - che assume maggiore significato alla luce del fatto che l’adesione è facoltativa. Avere scelto di aderire al Fondo da parte di un numero così elevato di imprese artigiane e pmi in Emilia Romagna, è il segno della fiducia che gli imprenditori nutrono verso gli strumenti formativi che le Associazioni hanno messo loro a disposizione.
Un chiaro successo per molta parte raggiunto grazie al lavoro svolto dalle strutture territoriali delle Organizzazioni artigiane, che risulta ancor più marcato per la CNA le cui 220 sedi territoriali in regione, sottolinea Allari hanno svolto un grande lavoro che ha coinvolto la quasi totalità delle imprese associate con dipendenti: 18.397 imprese con 97.656 dipendenti, pari al 65% di tutte le adesioni di imprese in Emilia Romagna, hanno infatti deciso di affidare lo 0,30% del monte salari destinato alla formazione continua a FART. L’entità del risultato raggiunto in poche settimane dimostra due cose: la fiducia delle imprese nei confronti della propria Associazione e il fatto che i nostri imprenditori ritengano strategiche le risorse umane, investendo sulla crescita delle competenze della propria manodopera.
Il risultato ottenuto, che consente al Fondo di avere sufficienti risorse economiche, va ora tradotto in opportunità formative per le imprese e i loro dipendenti. Sono, infatti, già allo studio per quanto ci riguarda - conclude il segretario CNA - piani settoriali, territoriali e aziendali che attraverso ECIPAR, la società regionale per la formazione e l’innovazione della Confederazione, saranno a breve disponibili per rispondere alle esigenze delle imprese.

L’operatività regionale del Fondo artigiano è ormai prossima; sarà infatti deliberata nel Consiglio di Amministrazione di FART il prossimo 8 febbraio.

Per ulteriori informazioni e contatti sito EBER www.eber.org