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Per il rilancio dell’industria cinematografica italiana: internazionalizzazione ed eliminazione delle posizioni dominanti nella distribuzione nazionale

Aumento della capacità di internazionalizzazione dei produttori italiani ed eliminazione delle posizioni dominanti sul fronte della distribuzione nazionale: questi per CNA i punti chiave per il rilancio dell'industria cinematografica italiana.

08-03-2019

Il tax credit per il cinema italiano è ormai una realtà che va tuttavia razionalizzata, migliorata ed implementata per essere in grado di rispondere al meglio alle esigenze delle imprese del settore. Questa la posizione di CNA emersa nel corso di una Presidenza di CNA Cinema e Audiovisivo dedicata agli strumenti finanziari a sostegno del mercato cinematografico.

Secondo il Presidente nazionale di CNA Cinema e Audiovisivo Gianluca Curti, "il vantaggio della creazione di fondi dedicati sul modello francese sarebbe quello di avvicinare gli investitori al mondo del cinema ripartendo i rischi su più opere scelte dal fondo".

"La riforma del settore iniziata nel 2016 – aggiunge il portavoce di CNA Cinema e Audiovisivo dell’Emilia-Romagna e vice presidente nazionale del raggruppamento Ivan Olgiati - ha dato nuovo slancio alla produzione di contenuti di qualità. C’è ancora molta strada da fare, rivendendo alcuni decreti attuativi che possano permettere una più efficace redistribuzione delle risorse. Ma è altrettanto necessario potenziare e creare ex novo degli strumenti che avvicinino l'investitore privato alla filiera del cinema e dell’audiovisivo così come da tempo succede in Francia".

Da ormai 35 anni, dal luglio 1985, in Francia sono state istituite le Sofica, Società di finanziamento dell'industria cinematografica e audiovisiva, che raccolgono fondi esclusivamente per finanziare opere cinematografiche e audiovisive. Possono accedere sia i privati, che beneficiano di una deduzione fiscale fino al 40% dal reddito netto imponibile, sia le società di capitali che possono utilizzare un ammortamento vantaggioso. Le Sofica ricevono inoltre una parte dei ricavi per lo sfruttamento dell'opera. Negli anni sono diventate un anello insostituibile della filiera finanziaria del cinema d’Oltralpe.

Secondo CNA Cinema e Audiovisivo è giunto il momento, dopo i primi due anni di funzionamento, di fare un check della legge analizzandone i primi risultati con un approccio di trasparenza e condivisione.

CNA ritiene che il tax credit meriti una “manutenzione straordinaria” e probabilmente una revisione della ripartizione delle risorse, ma in attesa della valutazione di impatto esterna è necessario prima valutare le analisi e il monitoraggio fatte dalla Direzione Generale Cinema per analizzare le possibili storture che si possono essere generate in fase di avvio della nuova legge.

Il tax credit esterno è uno strumento valido, ma la netta impressione è che con la legge attuale esso sia stato ridimensionato in un’ottica punitiva in virtù di alcune deficienze passate nella sua gestione. CNA Cinema e Audiovisivo ritiene che lo strumento vada rivisto e valorizzato perché è un meccanismo in grado di dare forza alle produzioni, in particolare a quelle indipendenti che sono i beneficiari primari dell’intervento organico della legge cinema.