26-04-2018
Lo ha chiesto CNA Turismo e Commercio intervenendo il 24 aprile scorso di fronte ai membri della Commissione Speciale riuniti in seduta congiunta per esaminare lo schema legislativo di trasposizione della stessa Direttiva Ue nell’ordinamento nazionale.
"L’unicum turistico italiano – ha sottolineato il Presidente regionale di CNA Turismo e Commercio Roberto Masi – oggi consente ai viaggiatori di soggiornare, scegliere escursioni e visite guidate, vivere esperienze impareggiabili assecondando necessità e desideri del momento senza vincolarli, magari con lunghi mesi di anticipo, a offerte precostituite e non sempre tagliate su misura. L’attuale normativa italiana già soddisfa le esigenze di tutela dei consumatori valorizzando nel contempo le micro, le piccole e le medie imprese del settore tanto se i turisti si rivolgono alla filiera tradizionale quanto se utilizzano le nuove piattaforme on line. Pertanto, al fine di proteggere insieme consumatori da una parte e micro, piccole e medie imprese dall’altra chiediamo che la definizione di pacchetto turistico venga fatta tenuto conto del modello economico italiano, fino a prova contraria un modello di successo, anche se – ha concluso Masi – può non piacere a molti grandi gruppi del settore che aspirano alla standardizzazione dell’offerta per monopolizzare il mercato".