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Le ''idee forti'' delle imprese dell'Emilia Romagna

Le hanno presentate al Presidente della Regione Bonaccini le 14 associazioni del Tavolo Regionale dell'Imprenditoria, che dopo la Cna Emilia Romagna sarà coordinato da oggi da Cia Emilia Romagna. Assetto istituzionale e autonomie regionali, legge urbanistica, politiche ambientali, legge di bilancio e semplificazione: il Tavolo chiede un forte coinvolgimento delle imprese nelle decisioni su questi temi strategici. Video servizio in 'Primo piano' di TRC, e video servizio 'Tutto in 3 minuti' di 7Gold.

10-10-2017

Bologna, 10 ottobre 2017. Proseguire il confronto sull’assetto istituzionale che si vuole dare alla Regione Emilia Romagna e definire senza indugi le dimensioni delle aree vaste.
Avviare celermente il confronto per approfondire e condividere le linee di bilancio che la Regione intende attuare il prossimo anno con la garanzia della messa in campo di misure di sostegno all’imprenditoria diffusa emiliano romagnola. Una nuova legge urbanistica che introduca tutte le possibili semplificazioni per poter dare una spinta positiva alla ripresa del settore delle costruzioni. La formalizzazione di un metodo di confronto tra Regione, forze economiche e sociali per seguire costantemente l’evolversi del confronto sull’attuazione dell’articolo 116 della Costituzione in tema di autonomie regionali. Nel rispetto dei temi ambientali, instaurare con l’assessorato competente una relazione costante affinchè le scelte su temi strategici come ad esempio il piano rifiuti e l’approvvigionamento idrico non abbiano riflessi negativi sulla competitività delle imprese regionali. Intensificare i processi di semplificazione burocratica e amministrativa spingendo sulla costituzione e l’avvio delle Unioni dei Comuni.

Sono le sei “idee forti” che oggi le associazioni di categoria riunite nel Tavolo Regionale dell’Imprenditoria hanno presentato al Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

L’occasione è stato il passaggio di consegne da Cna Emilia Romagna a Cia Emilia Romagna come Coordinatore del Tavolo e la presentazione di questa novità alla Regione Emilia Romagna.

Il Tavolo regionale dell’Imprenditoria, nato nel gennaio del 1995, è un’organizzazione che raggruppa attualmente 14 Associazioni appartenenti a diversi settori produttivi e dei servizi: agricoltura, artigianato, commercio, cooperazione, industria, terziario. Insieme associano ben 300.000 imprese (oltre l’80% delle imprese dell’Emilia Romagna) in cui sono occupati più di 800.000 addetti, corrispondenti alla stragrande maggioranza del totale regionale. A ciascuna associazione spetta – a rotazione - il ruolo di Coordinatore, Cna Emilia Romagna lo ha mantenuto dal 25 novembre 2015 ad oggi e si appresta a trasferirlo a CIA. L’obiettivo del Tavolo è quello di semplificare la rappresentanza economica, limitandone la frammentazione, facendo così evolvere il sistema politico-amministrativo della nostra regione.

Attualmente al Tavolo Regionale dell’Imprenditoria aderiscono 14 associazioni regionali di categoria (AGCI, Casartigiani, CIA, CLAAI, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Copagri, Legacoop, Confapindustria, Unci) ma è aperto alla partecipazione di ogni altra che ne condivide il fine.

Dal novembre 2015 il Tavolo regionale dell’Imprenditoria ha partecipato a una ventina di udienze conoscitive di commissioni consiliari regionali e a circa 60 incontri consultivi convocati dagli Uffici regionali. Sono stati predisposti e presentati 17 documenti ufficiali in svariati ambiti (tra osservazioni, proposte di emendamento e position papers), il Tri è inoltre intervenuto con un proprio portavoce in una decina di eventi pubblici organizzati dalla Regione Emilia Romagna e ha designato propri rappresentanti unitari in una dozzina di comitati istituzionali.

“Al Presidente della Regione Bonaccini ho portato all’attenzione il lavoro svolto insieme dal nostro Tavolo – ha spiegato Dario Costantini, Presidente Cna Emilia Romagna – ma soprattutto ho sottolineato come questo strumento si stia trasformando da un coordinamento operativo ad un soggetto politico collettivo, dotato di una propria identità. La nostra convinzione è che all’imprenditoria diffusa spetti tuttora un ruolo decisivo nel garantire la prosecuzione di un modello di sviluppo di eccellenza, fondato sull’unione tra crescita economica e coesione sociale. E’ la convinzione con la quale abbiamo tutti sottoscritto il Patto per il Lavoro”.

“Il programma che abbiamo delineato come Tri è un impegno che la Cia – Agricoltori Italiani intende portate a termine e dare quindi continuità al lavoro svolto sino ad ora – afferma Cristiano Fini, vice presidente Cia Emilia Romagna –. I temi su cui ci concentreremo, mi preme sottolinearlo, riguardano le 300mila imprese che rappresentiamo: l’attenzione è alta verso la Legge urbanistica regionale il cui iter deve arrivare in tempi rapidi a conclusione. La semplificazione è un altro aspetto che coinvolge in modo trasversale le aziende, come peraltro la generale sensibilità verso il consumo del suolo, che deve ridursi progressivamente. L’ambiente è quindi un altro punto al centro del programma del Tavolo, un settore la cui gestione deve essere coordinata tra le regioni del bacino padano. Riteniamo infine che il nostro programma sia realizzabile, nelle sue articolazioni, e intende far crescere le imprese, interlocutrici responsabili – e privilegiate - per le istituzioni”. 

L’ufficio comunicazione
Cna Emilia Romagna
Maurizio Collina

L’ufficio comunicazione
Cia Emilia Romagna
Claudio Ferri

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