05-10-2012
COMUNICATO STAMPA
Bologna, 4 ottobre 2012 - Le imprese dell’Emilia-Romagna hanno affrontato la difficile fase della ripresa dopo il terremoto con senso di responsabilità, nervi saldi, pragmatismo e voglia di fare.
Le Organizzazioni industriali, artigianali e cooperative, facendosi portatrici delle esigenze e delle aspettative delle imprese, hanno partecipato con proposte puntuali e sollecitazioni all’elaborazione e messa a punto di un insieme di interventi e strumenti, anche finanziari, indispensabili ed adeguati a questo obiettivo.
Grazie ad un confronto intenso, a volte vivace ma sempre costruttivo, con Regione, Governo e Parlamento, è stato predisposto un pacchetto articolato di strumenti, con una dotazione assai rilevante di risorse – circa 9 miliardi di euro – assolutamente non scontata nella fase iniziale, tenendo conto delle difficoltà dei conti pubblici.
Questi interventi e queste risorse consentiranno di accompagnare la ricostruzione, la messa in sicurezza dei capannoni, il ripristino dei macchinari, la ricostituzione delle scorte, e permetteranno un ritorno progressivo ad un’attività produttiva ordinaria, peraltro interrotta solo nell’emergenza dei primi giorni.
La messa a punto di questo pacchetto ha richiesto, in alcuni casi, tempi non perfettamente allineati alle urgenze delle aziende, così come complessa e laboriosa è stata la definizione delle regole per garantire trasparenza e corretta destinazione delle risorse stanziate.
Il quadro potrà comunque dirsi completo solo quando saranno definiti alcuni provvedimenti nazionali in via di elaborazione, a partire dal rinvio degli adempimenti fiscali, tributari e contributivi a giugno 2013.
La delicata fase che precede l’emanazione dell’attesa ordinanza per la ricostruzione dei capannoni deve trovare a nostro avviso la massima coesione ed equilibrio di tutte le componenti della società. Ciò anche per scongiurare strumentalizzazioni di qualsiasi natura e qualsiasi provenienza verso l’impegno di tutti i livelli di Governo che stanno lavorando in questa direzione, strumentalizzazioni che potrebbero viceversa allontanarci dal comune obiettivo della ripresa.