Dopo il Terremoto


La Corte degli Artigiani

Sabato 15 settembre 2012 a Bologna Palazzo dell'Archiginnasio dalle ore 10.00 alle ore 20.00 - Atelier moda: creazioni artigianali abbigliamento e accessori in un cornice insolita. Comunicato stampa del 14 settembre 2012. "Voglia di ripartire" - Temporary store, un progetto regionale itinerante per imprese femminili. Prima tappa bologna per un rilancio delle aziende colpite dal terremoto.  Servizio alla pagina CNA in Video.

15-09-2012

Comunicato Stampa


Voglia di ripartire”

Temporary store, un progetto regionale itinerante per imprese femminili. Prima tappa bologna per un rilancio delle aziende colpite dal terremoto

L’iniziativa è promossa da CNA Impresa Donna Emilia Romagna per presentare le produzioni di imprese che nonostante le grandi difficoltà non mollano. Si comincia domani sabato 15 settembre in collaborazione con CNA Bologna al Palazzo dell’Archiginnasio.

Bologna, 14 settembre 2012.  Ripartire dopo la tragedia del 20 maggio scorso, quando il terremoto ha stravolto la vita di migliaia di persone e di imprese. Ricominciare, anche in attesa di riaprire aziende distrutte o fortemente danneggiate, guardando al futuro. CNA Impresa Donna Emilia Romagna, nell’ambito del Progetto “Temporary Shop and Trasmission” che si propone di promuovere l’artigianato e che ha ricevuto un contributo dalla Regione Emilia-Romagna, ha voluto fornire una opportunità per ripartire ad un gruppo di imprenditrici del settore moda le cui aziende si trovano nelle zone colpite dal sisma. Bologna sarà la prima tappa di un viaggio itinerante in luoghi significativi della regione attraverso il quale presentare le eccellenze creative e produttive delle imprenditrici.

L’iniziativa parte domani sabato 15 settembre grazie alla collaborazione di CNA Bologna che metterà a disposizione alcuni spazi all’interno del “Temporary store” allestito nel cortile del Palazzo dell’Archiginnasio dove per un giorno all’interno della Corte degli Artigiani, accanto alle imprese bolognesi, il pubblico potrà vedere ed acquistare prodotti e accessori di abbigliamento di aziende operanti nei paesi del cratere del sisma.
Sette le aziende femminili presenti provenienti dalle province di Ferrara, Modena e Reggio Emilia; sette le storie da raccontare. Si tratta di:
LUZ MOLINA di Molina Luz Eraide, imprenditrice venezuelana che aveva inaugurato la propria attività di design moda e sartoria con produzione di abiti con proprio marchio, nel centro storico di Cento in provincia di Ferrara il 19 maggio, giorno precedente il sisma. L’azienda è stata fortemente danneggiata ma Luz Molina Eraide sta tentando di riaprire.
DELLA ROSA insegna dell’azienda Rosalba Glam di cui è titolare Susanna Benatti, conta 6 negozi di pelletteria e profumeria di fascia alta ubicati in provincia di Modena, 3 dei quali nelle zone colpite dal sisma: Mirandola, Cavezzo e San Felice sul Panaro. Della Rosa ha quindi chiuso le saracinesche, riaprendo solo recentemente 2 punti vendita mentre il terzo resta chiuso. Ci sono poi altre conseguenze prodotte dal sisma: le attività ubicate nei centri storici, da centrali stanno diventando periferiche rispetto al transito pedonale, e dato il numero ancora alto di esercizi non ancora agibili una parte di questi si è già insediato o sta per farlo in altre zone destinate dai Comuni.
DONNE DA SOGNO, azienda fondata da Tamara Gualandi e Luciana Martinelli, ubicata a Carpi, produce abbigliamento per signora giovane/giovanile anche in taglie morbide. A Carpi, le aziende che svolgono l’attività in capannoni, devono tassativamente conseguire l’agibilità sismica per utilizzare i locali aziendali, indipendentemente dal fatto che ci siano stati danni strutturali o meno. Questo significa fermare la produzione per il tempo necessario a completare i lavori richiesti oppure il trasferimento all’esterno dell’attività. Per Donne da Sogno, il danno è stato maggiore avendo all’interno del capannone aziendale una parte adibita a spaccio, chiusa dal sisma in poi; ciò ha significato la mancata vendita per mesi dei capi qui ubicati, oltre al disagio dovuto al trasferimento.
FRAGOLINA - linea dell’azienda Mharfy di Franceschini Marinella – è un’azienda di commercio di calzature ed accessori ubicata a Modena, impegnata nel progetto di diversificazione con la linea Fragolina, abiti da cerimonia per bambina, prodotto sartorialmente su misura. Per le aziende del commercio così come per quelle di produzione, il sisma ha causato una stagnazione del mercato che va ad aggiungersi alla situazione di crisi pre-esistente. Il consumatore, già reso incerto negli acquisti dalla fase recessiva, nelle zone colpite dal sisma si trova a vivere una condizione di precarietà che frena ulteriormente i consumi.
LASOLA di Monica Benatti, è una sartoria per donna e vendita di accessori, ubicata nel centro storico di Mirandola, all’interno di quella che, ancora oggi, è “zona rossa”. Per un’attività di questo tipo la produzione non può prescindere dal proprio punto vendita, che a tutt’oggi non è dato sapere quando potrà essere agibile. Uno dei maggiori problemi in contesti di questo tipo, è accedere ai locali e riuscire a portare fuori le attrezzature ed i materiali per evadere gli ordini già acquisiti e proseguire l’attività. Monica Benatti è riuscita a portare fuori dall’azienda quanto indispensabile per realizzare capi che vengono attualmente venduti all’interno di iniziative realizzate per artigiani e commercianti delle zone terremotate, all’interno di mercatini e contesti simili. Quasi certamente Monica proseguirà l’attività in una struttura temporanea in un’area destinata dal Comune.
LUXURIA di Antonella Ballestrazzi, azienda che produce maglieria giovane per donna a Carpi. L’azienda è stata danneggiata dal sisma. Per svolgere la propria attività Antonella sta affrontando i lavori per il conseguimento dell’agibilità. Il che significa, oltre a dover sostenere dei costi, anche segnare ritardi dovuti alla precarietà post terremoto e dalla necessità di riorganizzare il lavoro, oltrechè fare i conti con condizioni di mercato, domestico e non, ulteriormente incerte.
MANU di Zavatti Emanuela, è un’impresa di vendita di abiti per la donna giovane in taglie forti, ubicata nel centro di Cavezzo, nella zona ancora inagibile del paese; dunque un’attività ancora ferma che probabilmente nei prossimi mesi verrà collocata in una struttura temporanea.
NEVERLAND di Cristina Bonacini e Mauro Burani in provincia di Reggio Emilia, è un’azienda che produce abbigliamento femminile ispirandosi ad una linea donna in stile provenzale. A questa attività principale, Neverland affianca anche la lavorazione artistica di mobili e quadri dipinti a mano e tessuti per la casa. L’azienda si avvale anche di un concept store dove, come in un atelier, presenta e vende i propri prodotti.

“Col Progetto “Temporary Shop and Trasmission” – spiega Benedetta Rasponi, imprenditrice bolognese e Presidente di CNA Impresa Donna Emilia Romagna – vogliamo promuovere, trasmettere e rappresentare la cultura dell’eccellenza femminile emiliano romagnola, così come testimoniare la forza solidale della rete associativa CNA”.


La responsabile comunicazione
Cristina Di Gleria
Tel. 051 2133100; cell. 348 3619990

 

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