Dopo il Terremoto


Terremoto: evitare ulteriori complicazioni burocratiche!

Comunicato Stampa del 31 agosto 2012 CNA e Confartigianato regionali denunciano che l’ordinanza regionale n. 29 dello scorso 28 agosto emessa con l’intenzione di accelerare i tempi di ripristino delle abitazioni con inagibilità parziale o temporanea, in realtà pone inopinatamente  come  condizione per l’esecuzione dei lavori e l’ottenimento dei contributi la scelta di imprese edili in possesso di certificazione SOA per le opere di importo superiore a 150.000€ (che il Codice dei lavori Pubblici rende obbligatoria solo per la realizzazione di opere pubbliche).

03-09-2012

Lo scorso luglio la Regione, il Sindacato e le Associazioni di categoria hanno siglato invece un Protocollo per scongiurare le infiltrazioni mafiose nelle opere di ricostruzione in cui solo le imprese che hanno requisiti di trasparenza e operano nella legalità possono essere ammesse alle opere di ricostruzione attraverso l’inserimento nella cosiddetta “white list”.  L’operazione che invece si vuole ora  far passare con l’ordinanza n. 29 nulla ha a che fare con la legalità, e porta invece ad escludere dal mercato le piccole imprese e le imprese artigiane, senza tenere conto che l’affidamento dei lavori a grandi imprese rischia di allungare la filiera del subappalto rendendo più critico il controllo proprio della legalità. Alla luce di queste considerazioni riteniamo si debba dare piena attuazione al Protocollo regionale ampiamente condiviso senza porre limiti onerosi alla concorrenza.  Altrimenti si rischia di mettere a repentaglio lavori già effettuati o in corso di esecuzione realizzati da imprese che rispondono fino in fondo ai requisiti di legalità che nell’interesse collettivo riteniamo debbano essere rispettati.

Bologna, 31 agosto 2012


 

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