Assemblea


CNA Associazione Provinciale di Parma

Parla il Presidente Ivan Malavasi all'Assemblea annuale della CNA di Parma.L'Artigianato e la Piccola Impresa chiedono realismo, serietà e stabilità

06-02-2004

Chiediamo realismo e serietà.

E' questo l'appello che, nel corso dell'assemblea nazionale della CNA, il Presidente Ivan Malavasi, in rappresentanza del mondo piccola impresa e dell'artigianato ha lanciato al Governo all'esordio di un anno, il 2004, che potrebbe essere quello della tanto attesa ripresa economica. Ma per riavviare una crescita virtuosa, occorre stabilità. Una stabilità necessaria ad un mondo di imprenditori ma anche di investitori e risparmiatori che rivendica il suo contributo economico al paese a carte scoperte, senza equivoci e che richiede certezze dei comportamenti, linearità e regole nei mercati, rigore nelle istituzioni. Un mondo di imprenditori, ma anche di investitori e risparmiatori che si aspetta coerenza e serietà. Soprattutto da quelle Istituzioni cui è demandato il compito di sorvegliare i comportamenti dei mercati, di garantirne la trasparenza, l'autonomia e, per certi aspetti, l'inviolabilità delle logiche di funzionamento rispetto ad ogni pressione, interferenza o tentativo di abuso. Una coerenza e serietà che viene auspicata anche nell'atteggiamento delle banche, percepito chiuso e severo quando un piccolo imprenditore chiede un finanziamento ed approssimativo quando offre ai risparmiatori bond e azioni di grandi aziende come Parmalat e Cirio. L'artigianato e la PMI, del resto, hanno sofferto la crisi nel 2003 con riduzioni di fatturato che vanno dal 5% al 7-8% di alcuni settori e hanno spesso ammortizzato la crisi della grande impresa la quale ha allungato, fino a raddoppiarli, i tempi di pagamento. La difficile congiuntura e la profonda trasformazione dei mercati globalizzati propone perciò, nel lungo periodo, la necessita di una trasformazione di tipo strutturale del nostro sistema economico, senza però che si debbano rinnegare le sue caratteristiche basate sulla piccola imprenditoria diffusa. Un maggiore livello di competitività, infatti, può, secondo Malavasi, essere ancorato non tanto alla crescita dimensionale della singola impresa ma anche, e soprattutto, alla creazione di reti che mantengano inalterata specializzazione diversificazione, flessibilità e qualità, integrando funzioni e risorse finanziarie e tecnologiche. In questo ottica la CNA chiede che la ricerca possa raggiungere con più facilità il mondo dell'artigianato e della piccola impresa e soprattutto, il rilancio di una politica industriale incisiva e strutturale. Occorre portare a termine, inoltre, i processi di liberalizzazione dei mercati, in special modo quello energetico, potenziare i sistemi locali e operare una vera riforma istituzionale senza indebolire il welfare. In questo senso la riforma delle pensioni viene considerata necessaria ma si auspica sia varata senza creare incertezza sulle prospettive future e alimentare uno sterile scontro politico. Incertezza che l'artigianato denuncia anche sul fronte della riforma fiscale e della mancata messa a punto di un disegno di fiscalit� federale, cui si aggiunge un ricorso a condoni e sanatorie che di fatto non fa scendere la pressione fiscale sulle imprese. La Finanziaria 2004, infine, seppure in presenza di alcuni segnali positivi, è percepita poco lungimirante e audace. Non in grado, insomma, di aumentare la competitività, apportare sviluppo e cogliere la ripresa.

Nella foto il Presidente Nazionale CNA, Ivan Malavasi
Foto di: Claudio Brufola