20-07-2007
“Parlando di reti e innovazione – spiega Fabio Giovannini, presidente nazionale dei Giovani Imprenditori CNA – intendiamo riflettere su come affrontare in maniera innovativa il tema della competitività delle nostre imprese. Il cambiamento, è un tema fondamentale per imprenditori giovani, che magari da poco tempo hanno avviato la loro attività o l’hanno ereditata dalla famiglia o sono subentrati in un’azienda già esistente. I giovani manager hanno ancor più bisogno di rivitalizzare i saperi e rinnovare le competenze presenti in azienda, attraverso l’incentivazione di processi innovativi, che pur nell’autonomia strategica di ciascuna azienda, consentano percorsi comuni, alleanze e forme di cooperazione; in sostanza relazioni tecnologiche, produttive e commerciali, esperienze e progetti da condividere con altri imprenditori. Per questo fare rete, per noi, diventa un valore d’insieme, uno strumento attraverso il quale una pluralità di imprese, piccole e grandi, partecipa ai progetti, al business comune e acquisisce quote di mercato”.
In Emilia Romagna, il valore delle reti d’impresa è ancor più sentito, configurandosi quasi come una evoluzione naturale del distretto in un’economia globalizzata, tanto che Elisa Muratori, coordinatrice regionale dei Giovani Imprenditori CNA ritiene “possano rappresentare una delle risposte più valide contro la turbolenza e l’aggressività dei mercati internazionali, con ampie possibilità di sviluppo nel nostro territorio, dove da un lato stanno acquisendo nuova linfa i distretti e i sistemi produttivi locali e dove, dall’altro, la struttura imprenditoriale è formata soprattutto da piccole e medie imprese, che attraverso le reti riescono a superare i limiti della ridotta dimensione, mantenendone intatte le peculiarità di saperi, specializzazione, flessibilità, adattabilità ai mercati”.
Ma fare rete, presenta anche problemi, sia organizzativi e di coordinamento (ad esempio quale forma giuridica per le reti), inoltre la competitività investe l’intero sistema Paese, non è solo affrontabile dalle aziende, singole o in rete (infrastrutture, capacità di attrarre investimenti, tassazione eccessiva, costo e reperibilità di credito per investire, etc,).
Col Convegno di Riccione i Giovani Imprenditori CNA si propongono di delineare opportunità e percorsi per la creazione di forme di aggregazione in rete, ma anche di avere risposte dal mondo della politica e delle istituzioni sui ritardi che ancora penalizzano le imprese italiane; chiederanno, quindi, che siano definite politiche che, di fatto, incentivino la formazione e la crescita delle reti, consentendo anche alle pmi, il perseguimento di obiettivi quali i processi d’internazionalizzazione e d’innovazione. Per eccellere, i piccoli imprenditori stanno già investendo su formazione, organizzazione aziendale e management. La rete deve essere lo strumento capace di catalizzare valore e conoscenze e farne business condiviso per i singoli, modalità organizzativa di trasformazione e sviluppo, che consenta alle imprese in rete di stare al passo con i propri competitor.
Al Convegno parteciperanno il Ministro per lo Sviluppo Economico Pier Luigi Bersani, l’on. Adolfo Urso, gli europarlamentari Gianni Pittella e Alessandro Foglietta, il Presidente nazionale della CNA Ivan Malavasi e il Presidente CNA Giovani Imprenditori Fabio Giovannini.