17-11-2006
CONVEGNO NAZIONALE
17 NOVEMBRE 2006
ORE 14,30 – 16,30
BOLOGNA – Novotel di Villanova di Castenaso (Bo)
Via Villanova 31 (Sala Milano/Roma)
L’introduzione generalizzata della contribuzione sull’apprendistato, così come prevista nella Legge Finanziaria, rischia di annullare un istituto che ha garantito storicamente l’ingresso e la qualificazione professionale di una moltitudine di lavoratori ed imprenditori. L’artigianato è stato l’ambito specifico dove questo istituto si è affermato e si è sviluppato, contribuendo a tenere alti i livelli di occupazione e garantendo contemporaneamente ad essa una adeguata qualità.
Dietro la proposta della Finanziaria intravvediamo una concezione dell’apprendistato come precariato, che non possiamo assolutamente condividere, poiché è una equivalenza smentita dai fatti: l’apprendistato è un istituto dell’inserimento e dell’accompagnamento dei giovani al lavoro e la dimostrazione è fornita dall’altissima percentuale di trasformazione del contratto in occupazione a tempo indeterminato. Inoltre, l’evoluzione data a questo istituto dalle ultime normative, colloca l’apprendistato fra gli strumenti fondamentali per la realizzazione degli obiettivi di Lisbona e la costruzione del sistema di formazione continua dei lavoratori.
L’impegno della Regione Emilia Romagna sull’apprendistato è stato esemplare, sia nell’affrontare il periodo di sperimentazione, che nel definire l’impianto normativo del sistema formativo a regime, che sta proprio partendo con successo in questi mesi. Tutte azioni concordate e concertate con il pieno e fattivo assenso delle Forze Sociali.
La preoccupazione della CNA per l’introduzione di oneri a carico dell’apprendistato, che si sommano a quelli che l’impresa deve già sostenere per la formazione obbligatoria, rischia di portare questo istituto “fuori mercato” e spingere le imprese, in special modo quelle artigiane e micro, a ricercare negli ambiti del “lavoro a tempo determinato” le soluzioni alle problematiche dell’inserimento lavorativo dei giovani. Tutto ciò porterà ad una più elevata precarizzazione del lavoro ed un abbassamento dei livelli e delle opportunità di qualificazione professionale.
Per questo, e nell’intento di contribuire alla modifica del provvedimento della Finanziaria, abbiamo voluto organizzare un confronto nazionale qui in Emilia Romagna, dove l’esperienza sull’apprendistato è stata la più estesa e ricca di risultati e dalla quale possono, perciò, venire indicazioni ed argomenti per un radicale cambiamento dell’impostazione formulata in finanziaria.
L’iniziativa, che sarà aperta da una relazione del Segretario Regionale Gabriele Morelli, vedrà la partecipazione dell’On.le Tiziano Treu – Presidente della Commissione Lavoro del Senato – e di Paola Manzini – Assessore Regionale Scuola, Formazione, Lavoro e Pari Opportunità. Le conclusioni saranno tratte da Sergio Silvestrini, Direttore della Divisione Economica e Sociale della CNA Nazionale.
Nell’invitarvi all’iniziativa, è gradita l’occasione per porgere cordiali saluti.
Dietro la proposta della Finanziaria intravvediamo una concezione dell’apprendistato come precariato, che non possiamo assolutamente condividere, poiché è una equivalenza smentita dai fatti: l’apprendistato è un istituto dell’inserimento e dell’accompagnamento dei giovani al lavoro e la dimostrazione è fornita dall’altissima percentuale di trasformazione del contratto in occupazione a tempo indeterminato. Inoltre, l’evoluzione data a questo istituto dalle ultime normative, colloca l’apprendistato fra gli strumenti fondamentali per la realizzazione degli obiettivi di Lisbona e la costruzione del sistema di formazione continua dei lavoratori.
L’impegno della Regione Emilia Romagna sull’apprendistato è stato esemplare, sia nell’affrontare il periodo di sperimentazione, che nel definire l’impianto normativo del sistema formativo a regime, che sta proprio partendo con successo in questi mesi. Tutte azioni concordate e concertate con il pieno e fattivo assenso delle Forze Sociali.
La preoccupazione della CNA per l’introduzione di oneri a carico dell’apprendistato, che si sommano a quelli che l’impresa deve già sostenere per la formazione obbligatoria, rischia di portare questo istituto “fuori mercato” e spingere le imprese, in special modo quelle artigiane e micro, a ricercare negli ambiti del “lavoro a tempo determinato” le soluzioni alle problematiche dell’inserimento lavorativo dei giovani. Tutto ciò porterà ad una più elevata precarizzazione del lavoro ed un abbassamento dei livelli e delle opportunità di qualificazione professionale.
Per questo, e nell’intento di contribuire alla modifica del provvedimento della Finanziaria, abbiamo voluto organizzare un confronto nazionale qui in Emilia Romagna, dove l’esperienza sull’apprendistato è stata la più estesa e ricca di risultati e dalla quale possono, perciò, venire indicazioni ed argomenti per un radicale cambiamento dell’impostazione formulata in finanziaria.
L’iniziativa, che sarà aperta da una relazione del Segretario Regionale Gabriele Morelli, vedrà la partecipazione dell’On.le Tiziano Treu – Presidente della Commissione Lavoro del Senato – e di Paola Manzini – Assessore Regionale Scuola, Formazione, Lavoro e Pari Opportunità. Le conclusioni saranno tratte da Sergio Silvestrini, Direttore della Divisione Economica e Sociale della CNA Nazionale.
Nell’invitarvi all’iniziativa, è gradita l’occasione per porgere cordiali saluti.
Il Presidente regionale
Quinto Galassi
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