16-02-2005
Non è una situazione di carattere ordinario quella in cui si trova oggi il nostro paese, alle prese con una crisi di crescita di lungo periodo di cui ancora non si scorge l’uscita, e che la legge finanziaria non solo non contrasta, ma rischia addirittura di aggravare.
Non è una situazione ordinaria neppure quella che vive la nostra regione, alla vigilia del rinnovo del proprio governo; siamo infatti alle prese con fenomeni
di grande cambiamento e adattamento alle spinte competitive dell’economia mondiale.
Si tratta di una situazione di grande difficoltà, aggravata da un contesto di confusione istituzionale che vede un pressoché costante conflitto di competenze tra Stato e Regione che finisce inevitabilmente per indebolire le potenzialità di intervento e di sviluppo di quest’ultima.
E’ dunque con particolare attenzione che è necessario guardare all’insieme delle politiche regionali che dovranno indirizzare le azioni di sviluppo nel quinquennio 2005 - 2010, nel quadro della nuova Unione Europea impegnata nel raggiungimento degli obiettivi fissati a Lisbona nel 2000.
Oggi, secondo molte classifiche, l’Emilia-Romagna occupa costantemente posizioni di primo livello, non solo in Italia, ma anche in Europa.
Indubbiamente sul successo del modello emiliano-romagnolo influiscono sia il tipo di modello di specializzazione produttiva, che il tessuto economico di imprese artigiane micro, piccole e medie imprese.
Ma la competitività del sistema Emilia-Romagna non si spiega solo con fattori di natura economica; esiste infatti una relazione precisa tra andamento economico e qualità dello sviluppo istituzionale, tra governance economica e governance istituzionale.
In Emilia-Romagna, grazie al Patto per lo sviluppo sottoscritto tra Regione e parti sociali, esiste attualmente un saldo e vasto consenso sulla natura e qualità dello sviluppo che si vuole perseguire, sulle azioni politiche e programmatiche che si dovrebbero intraprendere.
Dare attuazione alle scelte politiche e programmatiche del Patto, ai nuovi strumenti di concertazione ed ai processi di gestione delle politiche stesse, nella logica della sussidiarietà tra
pubblico e privato, rappresenta una delle priorità tra gli obiettivi da raggiungere nella prossima legislatura.
Programma:
Ore 17,30 - Apertura dei lavori
Governare il cambiamento: Emilia Romagna, Regione d'Europa tra competizione globale e coesione sociale
Quinto Galassi Presidente CNA Federazione Regionale Emilia Romagna
Presentazione del sondaggio CNA-Freni Ricerche e Marketing:
Gli imprenditori valutano la VII legislatura: percezione, attese e giudizi nei confronti della Regione Emilia-Romagna
Giorgio Allari Segretario CNA Federazione Regionale Emilia Romagna
Una nuova politica economica per ridare slancio e competitività al Sistema Italia
Ivan Malavasi Presidente Nazionale CNA
10 domande dal territorio: gli imprenditori "intervistano" il Presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani
Ore 21,00 - Chiusura lavori e buffet
