28-03-2004
Aprire un confronto tra istituzioni, forze preposte ai controlli, associazioni di categoria e operatori sul tema della legalità nel settore dell’autotrasporto nella convinzione che il rispetto delle regole garantisca più sicurezza per chi lavora e per i cittadini che viaggiano sulle strade italiane.
E’ questo l’obiettivo principale del convegno organizzato dalla FITA-CNA (Associazione nazionale artigiani Piccole e medie imprese del Trasporto merci) su Trasporto Legale, Sicurezza Totale in programma domenica 28 marzo 2004 nella Sala Ariosto dell’Hotel Classic di Reggio Emilia.
Al convegno, che avrà inizio alle 9.30, interverranno Enrico Bini, Presidente CNA di Reggio Emilia e Vice Presidente vicario FITA-CNA nazionale, Alfredo Peri, Assessore ai Trasporti della Regione Emilia Romagna, Ugo Ferrari, Assessore ai Trasporti della Provincia di Reggio Emilia, Italo Materia Procuratore della Repubblica di Reggio Emilia, Giampietro Di Benedetto, Primo Dirigente della Polstrada Emilia Romagna, Franco Coppelli Presidente nazionale di FITA-CNA e Maurizio Longo, Segretario nazionale di FITA-CNA.
Come CNA – spiega il Presidente provinciale Enrico Bini – siamo da tempo impegnati nel sollecitare un livello maggiore di legalità e controllo sul settore dell’autotrasporto. Un settore che, stante anche le difficili condizioni del mercato attuale, necessita di un’efficace azione coordinata tra istituzioni, forze preposte ai controlli e associazioni di categoria per il rispetto delle regole e delle leggi. Con il convegno del 28 marzo, cui hanno aderito i rappresentanti di tutti i soggetti istituzionalmente preposti ad ottenere questo obiettivo, contiamo di porre le basi per l’apertura di un confronto costruttivo nella direzione auspicata da tutti: quella della legalità e della sicurezza.
La FITA-CNA associa in provincia di Reggio Emilia un migliaio di imprese del settore autotrasporto.
In Italia sono oltre 35.000 gli associati a questa associazione che si propone di tutelare le aziende e i lavoratori del settore, sviluppare in modo qualificato l'associazionismo economico tra gli imprenditori del trasporto, mantenere rapporti con la pubblica amministrazione centrale e periferica partecipando attivamente alla contrattazione collettiva nazionale.
