Convegni


Cna Federazione Regionale Emilia Romagna

Meeting Federacconciatori E.R. Una nuova legge per qualificare la professione di acconciatore

09-06-2004

Una legge attesa da oltre trent’anni, tesa alla regolamentazione dell’attività di acconciatore, rischia di non vedere concluso il proprio iter parlamentare in quanto la 1ª Commissione Affari Costituzionalli del Senato ne ha bloccato la procedura dopo che entrambi i rami del Parlamento si erano espressi in termini favorevoli.
Un blocco inatteso che ha colto di sorpresa gli operatori del settore che nel provveddimento legislativo vedevano lo strumento per un riconoscimento professionale adeguato alle mutate esigenze del mercato, attraverso l’individuazione di una disciplina che definiva con precisione i campi entro i quali espletare la professione, i requisiti minimi e i percorsi formativi per esercitarla. A fronte di questa situazione la Federacconciatori CNA dell’Emilia Romagna, che unitamente alla Confederazione Nazionale aveva concretamente contribuito alla stesura della nuova normativa, ha organizzato il 31 maggio a Parma un meeting regionale con lo scopo di approfondire l’argometo e verificare lo stato delle cose.
E’ toccato al Segretaro Regionale Ivan Fuschini, a seguito del saluto del Presidente della CNA Comune di Parma Franco Greci, prendere in esame nella sua relazione introduttiva i punti salienti del disegno di legge, sottolineandone la necessaria ed urgente applicazione, affinchè la professione dell’acconciatore sia riqualificata e riconosciuta anche a livello europeo.
Particolarmente seguite dai numerosi operatori presenti al meeting, le argomentazioni, riportate da Fuschini con estrema chiarezza, che l’ufficio legale della CNA Nazionale ha voluto formalizzare al Sen. Maffioli della 1ª Commissione del Senato, rigettando le contestazioni per le quali la stessa Commissione sta bloccando l’iter legislativo.
L’On. Gonario Nieddu, membro della Commissione Attività Produttive della Camera già presidente della CNA, ha voluto sottolineare come il percorso del disegno di legge sia stato lungo, ma non abbia trovato soverchi ostacoli da parte dei due rami del Parlamento e come sia ora necessario rinnovare l’impegno per trovare soluzioni positive anche nei confronti della Commissione Affari Costituzionali.
Dopo l’intervento del’Assessore al Commercio del Comune di Parma Paola Colla, che ha evidenziato l’importanza della formazione continua per la qualificazione e il riconoscimento della professione, è stato il Sen. Giampaolo Bettamio, Vice Presidente della Decima Commissione permanente di Industria, Commercio e Turismo, a farsi carico di ulteriori chiarimenti.
Sulla questione sono ottimista ha esordito il Sen. Bettamio, ricordando come la formulazione fianale del decreto legge approvato dalle Camere, poggi su una direttiva licenziata dalla Commissione Europea già dal 1999, che definisce l’acconciatore come una libera professione e su una precedente delibera che consente la libera circolazione dei diplomi nei Paesi europei.
Su queste prerogative dovrà basarsi il lavoro di una apposita commissione che il Sen. Bettamio si è impegnato a convocare in tempi brevi con lo scopo di sbloccare la situazione presso la 1ª Commissione.
Gli interventi del Dr. Glauco Lazzari dell’Assesorato alle Attività Produttive della Regione Emilia Romagna e dell’On. Carmen Motta in qualità di membro della Commissione Lavoro della Camera, hanno portato ulteriori elementi di chiarezza in merito alle competenze terriitoriali sui controlli e ai necessari riferimenti alla recente Biagi. Gli interventi di Sonia Malavasi, Antonio Marino e Franco Greci hanno infine evidenziato, dal punto di vista diretto degli operatori, oltre la delusione per l’inatteso blocco dell’iter della nuova Legge Quadro per il settore, la necessità di una disciplina all’altezza dei tempi ed il conseguente riconoscimento professionale.
Nelle conclusioni il Presidente Regionale di Federacconciatori CNA Emilia Romagna Libero Barbani ha ripreso le tematiche essenziali sviluppate durante i lavori del convegno introducendo ulteriori elementi di riflessione, auspicando infine una rapida soluzione delle controversie, avendone individuato le reali ragioni.