26-05-2004
L'entrata nell'Euro e la revisione degli accordi di Basilea, comporteranno maggiori difficoltà nell'accesso al credito per le imprese ed un aumento tendenziale del costo del denaro.
Contemporaneamente, i processi di aggregazione bancari hanno allontanato dal territorio sia i centri decisionali che molte attività di servizio, rendendo più complessi i rapporti, sia con le imprese che con le loro Associazioni.
Il sistema di PMI, si trova di fronte ad una modifica sostanziale del suo rapporto con il sistema bancario che sarà sempre più ricondotto entro schemi di valutazione e classificazione più sofisticati e complessi.
In questo contesto, diviene fondamentale il valore ed il riconoscimento delle garanzie per rettificare la valutazione dell'impresa e, di conseguenza, consentirne l'accesso al credito.
La riforma dei confidi, approvata recentemente, pone nuovi interrogativi per la ricerca della struttura ottimale in grado di offrire la risposta più efficace per facilitare l'accesso al credito da parte dell'artigianato e delle PMI, anche nel nuovo contesto che si sta delineando.
Il credito, per i processi che lo stanno investendo, richiede di essere affrontato sotto la duplice dimensione, locale e globale.
la sfida diviene, quindi, riuscire a soddisfare l'esigenza dei sistemi territoriali costituiti prevalentemente da pissole imprese, con modalità di offerta che amplino le possibilità di accesso anche mettendo in campo nuovi strumenti di finanza innovativa che sappiano favorire i processi di capitalizzazione delle PMI e rispondere alle esigenze di innovazione provenienti dai territori.
Il convegno vuole evidenziare le esperienze e le strategie di alcune importanti banche del nostro Paese, all'interno di una riflessione più generale che ha come obiettivo la difesa ed il miglioramento delle condizioni di accessibilità al credito dell'artigianato e delle PMI.
