Convegni


CNA Associazione Provinciale Forlì Cesena

INDAGINE CNA SULL'OCCUPAZIONE I dati consuntivi 2003.

14-01-2004

SINTESI / INDAGINE CNA SULL’OCCUPAZIONE, I DATI CONSUNTIVI 2003

Dalla consueta indagine semestrale condotta da CNA Forlì-Cesena sulle imprese associate della provincia per le quali gestisce il servizio di tenuta libri paga , emerge un dato complesso. Infatti, se il consuntivo di dicembre 2003 segnala un miglioramento della performance rilevata a giugno ( + 1,74%) , il raffronto con dicembre 2002 evidenzia un lieve calo ( - 1,63% ). Va detto che a dicembre 2002, anche per effetto della sanatoria  sui lavoratori extracomunitari, si era riscontrato il miglior dato in assoluto tra le imprese CNA, che costituiscono comunque per la loro rilevanza numerica ( sono oltre la metà delle imprese artigiane esistenti in provincia) un campione ampiamente rappresentativo) inoltre le conseguenze legate alla crisi internazionale non si erano allora ancora del tutto manifestate. Il dato CNA di fine 2003 si inserisce in un quadro generale del nostro Paese in cui si prevede un aumento dell’occupazione di circa 200.000 unità ed una diminuzione del tasso di disoccupazione all’8,5%. Il fatto perciò che nel semestre finale dell’anno vi sia stato un aumento dell’occupazione in ambito locale, fa ben sperare per le prospettive del 2004.  Gli andamenti non sono del tutto simili, nei principali settori presenti. Per quanto riguarda il comparto metalmeccanico , che è il più rappresentavo in termini di tendenze e di numeri con oltre 4000 occupati ( di solito è quello che esprime la tendenza complessiva dell’intero comparto artigiano ) nonostante le difficoltà soprattutto delle aziende contoterziste, si è registrato un aumento percentuale dell’1,17%. Ciò è dovuto alla crescita, di quasi 4 punti, registratasi nella realtà forlivese.
Il settore dell’edilizia invece, per le considerazioni fatte all’inizio registra un calo di 6,42 punti percentuali su dicembre 2002, dovuto in parte anche all’aumento delle posizioni di chi lavora individualmente come autonomo nel comparto. Di fatto questo è un settore che in ambito artigiano si è assestato negli ultimi anni sempre poco al di sotto del migliaio di unità di dipendenti occupati. Il miglioramento del secondo semestre 2003, rispetto a giugno, è legato anche ad una certa ripresa della domanda di lavori da parte dei privati.  Nel legno e mobile registriamo un lieve aumento complessivo,  rispetto a giugno 2003 ed un calo dello 0,23% su dicembre 2002. Nell’imbottito infatti, più che altrove, si manifestano oscillazione legate all’andamento dei mercati internazionali; inoltre, essendo un settore di forte esportazione, l’attuale cambio dell’euro sul dollaro , non aiuta e comunque si era già manifestato un calo sia della domanda estera che interna. Sono invece legate esclusivamente alla domanda interna, le difficoltà manifestatesi nelle imprese che producono infissi, presenti soprattutto nel cesenate. 
Nel settore dell’abbigliamento e calzature continuano le difficoltà per i nostri produttori, in gran parte contoterzisti, messi in difficoltà dalla crisi della committenza penalizzata dalla situazione di incertezza sul piano internazionale e dalla concorrenza presente sui prezzi.  Ancora una volta sono state deluse le prospettive di ripresa con un consuntivo che si è assestato su una diminuzione di occupati del 9,6 %, che pesa particolarmente sulla realtà forlivese.
L’ambito del trasporto, nonostante i gravi problemi che affiggono il settore, vede una buona perfomance dell’imprenditoria provinciale, che seppure in calo complessivamente di 4 unità su base provinciale, nell’arco dell’ultimo quinquennio ha visto raddoppiare la propria base occupazionale.
Infine, per quanto riguarda il settore dei servizi alla persona, quello che esprime maggiormente il trend dei consumi privati, la ripresa percentuale di quasi 2 punti percentuali sul 2002 , fa ben sperare per un consolidamento della ripresa dei consumi delle famiglie. I servizi alla casa ( idraulici, elettricisti , imbianchini, pavimentatori, ecc.)    manifestano in pratica lo stesso andamento del settore costruzioni, che dovrebbe essere incentivato , nel 2004, dalla proroga degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni e manutenzioni.

 

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