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Direttive europee ECOLABEL e ECODESIGN: novità  importanti per il settore degli impianti

Nella giornata deI 23 settembre 2015 - L’Unione installazione e Impianti di CNA Parma ha organizzato il Seminario tecnico DIRETTIVE ECOLABEL E ECODESIGN: Le novità in tema di requisiti minimi delle caldaie – i nuovi obblighi di etichettatura energetica dei sistemi di riscaldamento

23-09-2015

D.LGS 102/2014 : Le novità in materia di scarichi a parete

Relatore: Paolo Zecchini consulente e formatore in materia di impianti

L’Unione Europea,  notoriamente molto attenta ai temi del risparmio energetico e dell’efficienza energetica,  affronta la questione da un duplice punto di vista: da un lato la UE indica  i requisiti prestazionali in termini di efficienza energetica che devono essere soddisfatti dai prodotti immessi  in commercio; si usa parlare in tal caso di Ecodesign e a monte abbiamo la Direttiva 2009/125/CE Energy related Products  (ErP)). La UE si preoccupa però anche di come viene fornita l’informazione ai consumatori su tali prodotti, nel presupposto che solo un’informazione chiara e comprensibile può  incentivare l’acquisto dei prodotti energeticamente più virtuosi. Ci si riferisce alla normativa che si occupa di questo aspetto (a monte c’è la Direttiva (2010/30/EU)  col termine di Ecolabel.

In conseguenza di diversi regolamenti europei di attuazione delle direttive citate (Regg. 811 e 812/2013 sul fronte Ecolabel e i Regg. 813 e 814 dal lato Ecodesign) a partire dal prossimo 26 settembre 2015 scattano alcune importanti novità che riguardano da vicino il settore impiantistico.

La prima (parliamo di Ecodesign), è che entrano in vigore alcuni requisiti minimi in termini di efficienza energetica (ma anche di emissioni e rumorosità). Sono in particolare i requisiti minimi di rendimento  che di fatto mettono fuori gioco le caldaie tradizionali a camera stagna.  In pratica dunque dal 26 settembre potranno essere commercializzate solo caldaie a condensazione;  l'installazione  di  caldaie  tradizionali  a  camera  aperta  sarà  possibile  solo  in  sostituzione  di vecchie caldaie installate in edifici plurifamiliari che scaricano i fumi in canne fumarie collettive ramificate.  Dall’esigenza di smaltire le giacenze di magazzino nascono le molte promozioni e offerte che diversi produttori di caldaie stanno mettendo in atto in questo periodo.

Sempre dal 26 settembre entrano  in vigore anche  i nuovi regolamenti che disciplinano l'etichettatura energetica dei sistemi di riscaldamento, degli scaldacqua e degli impianti solari termici; i prodotti andranno etichettati secondo una scala energetica crescente che va dalla G alla A++. (l’etichetta peraltro dovrà fornire anche una serie di altre informazioni che non approfondiamo in questa sede). L’onere dell’etichettatura è a carico del produttore quando si tratta di singola apparecchiatura o di sistemi preconfigurati; detta in altri termini non ci sono particolari adempimenti a carico dell’installatore nel caso di (poniamo) l’installazione di una singola caldaia che sarà già fornita dell’etichetta predisposta dal produttore.

Le cose si complicano un po’ quando un  sistema è proposto e assemblato dall’installatore (ad es.: caldaia + pannello solare termico). In questo caso l’installatore  non potrà limitarsi a fornire l’etichetta delle singole apparecchiature che compongono il sistema, ma dovrà predisporre l’etichetta energetica del sistema, contenente anche l’indicazione della classe energetica del sistema da lui assemblato, cosa non complicatissima ma nemmeno del tutto banale.

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Un ambito nel  quale il legislatore è intervenuto spesso cambiando  le regole è quello degli scarichi a parete; nell’incontro coglieremo l’occasione per fare il punto anche su questo argomento illustrando le  ultime modifiche introdotte dal D.LGS 102/2014

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