02-05-2015
“I nostri artigiani e imprenditori hanno un carico fiscale del 63% - ha detto il direttore Gambazza - tasse pagate sul reddito d’impresa che hanno raggiunto livelli ormai non più sostenibili. Per quest’anno il peso complessivo del fisco dovrebbe essere leggermente in calo rispetto agli ultimi anni per il taglio dell’Irap, che si trasformerà comunque in reddito d’impresa soggetto all’Irpef, nella speranza però che non aumenti la tassazione locale”.
E proprio su questo versante ha voluto porre l’accento il presidente Costantini. “La situazione fiscale a carico di chi produce e crea lavoro è insostenibile. Il total tax rate dell’Italia, sulla base dei dati ufficiali della Banca Mondiale, è di circa il 15% più alto rispetto alla media europea: in Italia si arriva al 65% mentre nel resto del continente la media non supera il 41%. Altro dato che fa riflettere: in Europa ogni imprenditore dedica mediamente ogni anno circa 179 ore per il disbrigo di pratiche burocratiche di natura fiscale, mentre in Italia la media è di 269 ore. Fisco e burocrazia stanno uccidendo il sistema produttivo delle piccole imprese. Non credo che l’export potrà continuare a rappresentare ancora per molto la nostra ancora di salvezza con una tassazione così elevata; ecco spiegato perché molti imprenditori decidono di chiudere le proprie aziende in Italia e delocalizzare in altri Paesi dove il fisco è decisamente meno
pesante. Piacenza è a metà della classifica nazionale ma sono molto preoccupato per le dichiarazioni fatte proprio in queste ore dal sindaco Paolo Dosi che non ha escluso aumenti della tassazione a livello locale. Occorre fare di più, sia a livello centrale che a livello locale”.
Per far fronte alla tassazione, i piccoli imprenditori piacentini lavoreranno quest’anno per il fisco fino al 12 agosto: solo dal 13 agosto inizieranno a lavorare per il proprio reddito.
CNA Piacenza
Ufficio Stampa
