L’Agenzia delle Dogane con la circolare numero 771 del 4 gennaio 2012 ha reso noto il codice tributo con cui richiedere anticipatamente, rispetto al termine abituale di giugno, il rimborso delle accise 2011.
Cna-Fita dopo aver espressamente richiesto tale provvedimento utile a rendere disponibili i fondi già stanziati a favore delle imprese di autotrasporto duramente colpite dalla perdurante crisi economica e dal generale aumento dei costi industriali, accoglie con soddisfazione tale provvedimento. Nelle settimane scorse infatti la nostra Associazione si era fortemente impegnata su questo obiettivo, il cui valore economico rasenta il milione di euro, invitando il Governo a dimostrare buona volontà nel tentativo di gestire questo difficile momento per il mondo dell’autotrasporto. Il provvedimento, affrontando e risolvendo in parte il problema dei rimborsi dei tributi fin qui anticipati, rafforza la Cna-Fita nel suo convincimento che è necessario aprire una nuova stagione di confronto che, attraverso interventi legislativi condivisi, dia risposte all’emergenza che coinvolge il settore, stretto fra incremento dei costi e riduzione del credito. Ora bisogna puntare ad un secondo importante obiettivo: il rimborso con frequenza mensile o al massimo trimestrale per il 2012 ed anni successivi. Ulteriori informazioni sul sito www.cnafita.it.

Con il Decreto Ministeriale n° 429, registrato dalla Corte dei Conti il 28 dicembre 2011, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha fissato l'elenco delle giornate e degli orari in cui i veicoli ed i complessi di veicoli per il trasporto di cose, di massa complessiva massima autorizzata superiore a 7,5 t, non potranno circolare. Non si segnalano novità riguardo al regime delle deroghe, generali e prefettizie, che hanno assunto ormai una certa stabilità negli ultimi anni. Il testo integrale del Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale è disponibile sul sito www.cnaemiliaromagna.it Presso tutti gli uffici CNA FITA sono disponibili copie dei calendari con le giornate di divieto.

Il modo con cui viene attuato il percorso di “liberalizzazione” di alcuni settori dei servizi lascia a dir poco sbigottiti, soprattutto perché i soggetti che vengono presi di mira, taxisti e noleggiatori, sono esposti mediaticamente al pubblico ludibrio. In questi giorni di inizio 2012, superata anche la “bordata” liberalizzatrice di fine anno, continuiamo a constatare che sul versante liberalizzazioni la partita è tutt’altro che chiusa. Quasi tutti i titoli dei giornali tendono a rappresentare gli interessi della categoria Taxi ed NCC in contrapposizione con quelli generali della collettività. Il sottotitolo di un importante quotidiano nazionale, pochi giorni fa suonava così: “… ecco come le corporazioni bloccano riforme e sviluppo”, come se il freno allo sviluppo e le criticità in tema di mobilità delle persone, da sempre una vera e propria emergenza nazionale, dipendessero esclusivamente dall’ottusità conservatrice delle imprese e non dalla mancanza di una seria politica di pianificazione di tutto ciò che farebbe compiere alla mobilità in generale un serio balzo in avanti: intermodalità, infrastrutture,corsie preferenziali, etc. etc.
Pronta la risposta da parte della categoria che, unitariamente, nei prossimi giorni avvierà un’azione di sensibilizzare dell’opinione pubblica per fare conoscere gli esatti termini del problema attraverso materiale informativo che sarà distribuito SUI taxi ed auto da noleggio ed esposto ALL’ESTERNO dei veicoli. I promotori si augurano che anche altri si pongano la domanda che noi ci poniamo da tempo: perché le liberalizzazioni non iniziano dall’intaccare i “monopoli” veri come assicurazioni, banche e prodotti petroliferi? Approfondimenti e notizie sul sito: www.cnaemiliaromagna.it.