CNA Trasporti


Fare chiarezza sulle responsabilità di un fermo rivelatosi un flop

Comunicato stampa del 10 dicembre 2013. Gli autotrasportatori respingono ogni provocazione. AUTOTRASPORTATORI: CHI STA TENTANDO DI STRUMENTALIZZARE LA CATEGORIA ? Gli autotrasportatori della Cna Fita respingono ogni provocazione e tentativo di strumentalizzare la categoria per fini diversi.

 

10-12-2013

Comunicato Stampa

Bologna, 10 dicembre 2013. CNA FITA dell’Emilia Romagna, che associa in regione oltre 7.500 imprese di autotrasporto, chiede sia fatta chiarezza sulle responsabilità di chi, approfittando del difficile momento economico, ha tentato, senza peraltro riuscirci, di trascinare il mondo dell’autotrasporto in una pericolosa avventura senza prospettive.

“Anche i trasportatori, come quasi tutte le categorie economiche e gli imprenditori di questo Paese - ha dichiarato il Presidente regionale di CNA-FITA, Daniele Giovannini - hanno ragioni da vendere: costo del lavoro, costo dei carburanti, intermediazione parassitaria, concorrenza sleale ed illegalità nel settore, sono solo alcuni dei problemi più impellenti; ma per far valere le proprie ragioni hanno scelto la strada del confronto e  non certo quella dello scontro di piazza.”

Nei giorni scorsi le principali Associazioni di categoria del settore aderenti ad UNATRAS e ANITA hanno ottenuto dal Governo le risposte auspicate, cosa che ha portato alla revoca del fermo nazionale. Sono venute infatti: la conferma dei 330 milioni di euro destinati all’autotrasporto, nonché il ripristino del rimborso delle accise sui carburanti. Sono già stati realizzati i primi incontri sul cabotaggio stradale. Sono stati presi impegni sulla riforma dell’Albo Trasporti e sulla riduzione dei costi Inail.

“Per ottenere i risultati di cui la categoria ha bisogno – prosegue il Presidente regionale di CNA-FITA - non è necessario affidarsi a chi non ne interpreta le esigenze e non ne condivide gli obiettivi, a chi vuole la rivolta di piazza per il solo gusto di generare confusione e disagi. Ritengo, pertanto, si debba denunciare l’irresponsabilità dell’Associazione Trasporto Unito, che peraltro rappresenta uno scarso 3%, che si è prestata a strumentalizzazioni esterne generando un gravissimo danno di immagine a tutto il settore dell’autotrasporto italiano. Occorre proseguire sulla strada del confronto, lavorando unitariamente, isolando chi strumentalizza problemi e situazioni critiche e respingendo ogni forma di provocazione.”

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