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Trasporto persone: con i tagli del 70% salta l'intero sistema di trasporto pubblico

Comunicato stampa CAIPET Emilia Romagna del 16 settembre 2011. A rischio servizi ed occupazione. imprese private pronte a fermarsi.

16-09-2011

Comunicato stampa

TRASPORTO PERSONE: CON I TAGLI DEL 70%  SALTA L’INTERO SISTEMA DI TRASPORTO PUBBLICO. A RISCHIO SERVIZI ED OCCUPAZIONE. IMPRESE PRIVATE PRONTE A FERMARSI.
Bologna, 16 settembre 2011. Il CAIPET Emilia Romagna, l’organismo di coordinamento delle imprese di trasporto persone, in rappresentanza di tutte le Associazioni di categoria dell’artigianato, dell’industria e della cooperazione presenti in regione, esprime forte preoccupazione per la decisione contenuta nella recente manovra economica varata dal Governo di introdurre tagli del 70% sulle risorse pubbliche destinate al trasporto pubblico locale.
“Con questa irresponsabile decisione - sottolinea Elmo Giovannini, coordinatore regionale del CAIPET Emilia Romagna -  non solo si compromette pesantemente il funzionamento dell’intero sistema di mobilità delle persone nel nostro paese, ma si vanno a ledere diritti fondamentali a scapito delle categorie socialmente meno tutelate come anziani, studenti, penalizzando chi utilizza il mezzo pubblico al posto dei mezzi privati”.
Le riduzioni operate lo scorso anno, sebbene fossero di minore entità (mediamente il 5% in regione), hanno già prodotto risultati preoccupanti con ripercussioni sul livello dei servizi e, in alcune realtà, provinciali, sulla tenuta occupazionale. Il rischio, denuncia il CAIPET, è che si vada ulteriormente a penalizzare l’utenza e a tagliare servizi di trasporto a scapito delle imprese private di trasporto, sub-affidatarie di servizi di trasporto pubblico. In realtà sono proprio le imprese private a garantire economicità ed efficienza nel TPL. Se si vuole risparmiare occorre maggiore integrazione proprio con le imprese private.
Il CAIPET chiede dunque di rivedere urgentemente questa infelice decisione: il Governo tagli là dove ci sono inefficienze e sprechi.
 
p. l’Ufficio Stampa
Cristina Di Gleria
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