CNA Trasporti


NO DEI TAXISTI ALLA LIBERALIZZAZIONE. GIOVEDI 1 SETTEMBRE si riunisce a Bologna la Consulta Trasporto Persone

Comunicato stampa del  29 Agosto 2011. Taxisti e noleggiatori auto pronti alla mobilitazione se la manovra economica andra’ a scardinare il settore.

29-08-2011

Comunicato Stampa

Bologna, 29 agosto 2011. Sta destando grande apprensione la bozza della nuova manovra economica proposta dal Governo, che prevede in materia di liberalizzazioni una serie di interventi che CNA - FITA Emilia Romagna giudica alquanto preoccupanti.
Di cosa si tratta?
Il testo del Decreto della cosiddetta “Manovra bis”, in particolare l’art. 3 comma 8 e seguenti, prospetta una serie di provvedimenti di “deregolamentazione” del mercato dei servizi che, se applicati all’attività di trasporto pubblico non di linea (taxi e NCC), avrebbero un impatto fortemente negativo per la tenuta economica delle imprese ma anche sui servizi ai cittadini.

In particolare i punti più insidiosi, contenuti nella liberalizzazione, sono i seguenti:
- pur restando il contingentamento delle licenze e delle autorizzazioni si abolisce il principio della territorialità previsto dalla Legge 21/92, sia rispetto all’attività dei taxi che dei noleggi con conducente;
- si eliminano i vincoli per l’esercizio dell’attività relativi alle forme giuridiche con cui si possono svolgere le attività di taxi ed ncc, aprendo la strada alla gestione delle licenze da parte di società di capitali;
- si aboliscono le tariffe dei servizi fissati per legge, ovvero si abolisce di fatto il tassametro.

“Stando ai contenuti della manovra – spiega il Presidente della Consulta Trasporti Persone di CNA - FITA, Gino Onofri, si rischia non solo la liberalizzazione ma l’intera organizzazione dei servizi, la trasparenza sulle tariffe, la garanzia dei servizi in tutte le fasce orarie e, non ultimo, l’estensione delle forme giuridiche con cui si può svolgere l’attività di taxista, con il rischio che sorgano situazioni di monopolio. Altro che liberalizzazione!”
Il Governo, precisa CNA - FITA Emilia Romagna - in sede di presentazione al Senato della norma nella relazione di accompagnamento al testo, ha dichiarato di considerare le norme di deregolamentazione esclusivamente rivolte ai settori liberalizzati dalla Direttiva Europea Bolkestein, che vede esclusi i settori del trasporto pubblico non di linea.

“Tuttavia, - precisa Riccardo Carboni, tassista e dirigenti di CNA - FITA Emilia Romagna - di questo riferimento alla Direttiva Europea non c’è traccia nel testo normativo elaborato dal Governo, carenza che lascia ovviamente molte perplessità e che ci ha convinto a segnalare la nostra preoccupazione alla categoria e la necessità di una fase di controllo attivo e puntuale di tutto quello che avviene in sede parlamentare. Procedendo di questo passo ci siamo visti costretti, nostro malgrado, a proclamare lo stato di agitazione della categoria prevedendo anche iniziative pubbliche tese ad informare i tassisti e i noleggiatori, ma anche la cittadinanza in generale, sulla situazione di incertezza in cui ci ha spinto la poca chiarezza e competenza del Governo. In accordo con le altre associazioni dei taxisti e noleggiatori abbiamo concordato il testo di un emendamento che stiamo presentando al Senato. Si tratta di qualcosa di semplice che comunque limita gli ambiti di applicazione delle liberalizzazioni a quelle stabilite dalla direttiva del parlamento europeo 2006/123/CE.”

CNA - FITA sta inoltre attivando in tutte le province della regione le iniziative di protesta che si rendono necessarie nel caso in cui il Governo si rifiutasse di esplicitare nel testo della norma, il riferimento alla esclusione del trasporto persone dalla “liberalizzazione”.


La Responsabile Area Comunicazione
CNA Emilia Romagna
Cristina Di Gleria

tel. 051 2133100; cell. 348 3619990
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