CNA Trasporti


Debito pubblico: l'autotrasporto chiede sicurezza e legalità, non beneficenza

Bologna, 1 febbraio 2010 - Comunicato stampa - “Non abbiamo mai chiesto beneficenza, bensì di essere messi in condizione di ricevere dal mercato quanto ci spetta.” Così, Gianni Montali  responsabile nazionale di CNA-FITA l’Associazione che associa oltre 30.000 imprese dell’autotrasporto, replica a quanto apparso sulla stampa quest’oggi  (Affari&Finanza - La Repubblica ndr).

01-02-2010

“Certo – prosegue Montali – il settore riceve alcuni stanziamenti data la gravissima crisi in cui versa, ma ne faremmo volentieri a meno, se le nostre imprese fossero messe in condizione di avere le giuste risorse dal mercato.” Il problema secondo il responsabile di CNA-FITA è che fra mettere in condizione l'autotrasporto di poter operare in sicurezza e legalità attraverso norme che regolino i rapporti fra committenza e vezione e invece mettergli a disposizione risorse anche consistenti,  i Governi hanno sempre scelto la seconda via, certamente più facile, ma anche quella meno corretta. “Tra l'altro – prosegue Montali -  visto il quasi nullo potere contrattuale delle aziende di autotrasporto nei confronti della committenza e la conseguente corsa al ribasso dei corrispettivi dei servizi di trasporto, questo è stato, e rimane, un modo per dare aiuti non a chi il trasporto lo fa, bensì a chi lo deve pagare. Le risorse, come dovrebbe essere naturale, l'autotrasporto deve essere messo in grado di averle dal mercato e non dalla Finanziaria di turno. Per fare questo però è urgente riequilibrare i rapporti nella filiera e questo disturba maledettamente chi il trasporto lo deve pagare. Certo un autotrasporto sicuro e legale costa di più: tempi di guida e riposo, divieti di circolazione, normativa ADR, tracciabilità dei rifiuti, requisiti professionali e finanziari e chi più ne ha più ne metta; non c'è settore così normato.”  In queste ultime settimane il confronto a tre autotrasporto, committenza e Governo sta affrontando alcune criticità di fondo: le prime avvisaglie per spostare il tiro solo nei confronti dell'autotrasporto manlevando la committenza da qualsiasi responsabilità, secondo CNA-FITA sono già in campo. E il Governo che fa? "Nicchia. – risponde Cinzia Franchini presidente degli autotrasporti di CNA-FITA Emilia Romagna - Se nella prossima Finanziaria vuole risparmiare sui fondi da destinare al settore, deve approvare norme che non consentano più a chi paga il trasporto di strangolare le imprese che fanno vezione, con tutto quello che questo significa in termini di minore sicurezza per tutti.”   
CNA-FITA è pronta ad affrontare un dibattito serio a 360 gradi, sul ruolo attuale e soprattutto futuro di questo settore strategico dell'economia nazionale a patto però, precisa l’Associazione degli autotrasportatori, che ognuno faccia la propria parte. Noi ci siamo, precisano i dirigenti di CNA-FITA, e  gli altri?

Cordiali saluti

La responsabile Area Comunicazione
Cristina Di Gleria

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