CNA Trasporti


Attese infinite per la revisione del veicolo? È davvero il momento di cambiare tutto.

Quando si parla di sicurezza stradale, oltre ad un approccio alla guida responsabile, non si può prescindere dalle manutenzioni. Una corretta manutenzione dei veicoli (tutti: dalle piccole utilitarie ai mezzi pesanti) è questione fondamentale per ridurre sensibilmente la possibilità di danni o di incidenti e garantire, quindi, l’incolumità di chi guida e quella altrui.

23-05-2019

Se spesso queste attività sono delegate al “buon senso” del proprietario del mezzo, in molti casi la legislazione interviene nel definire l’obbligatorietà di certe manutenzioni e a tracciare le linee guida e le modalità di erogazione dei servizi connessi.

Un esempio concreto, in questa direzione, è quello delle revisioni: una procedura apparentemente semplice – erogabile presso le officine della motorizzazione in tempi tecnici piuttosto brevi, e da qualche mese nei centri privati autorizzati – ma che nella nostra regione (e non solo) può richiedere tempi di prenotazione che superano i 4 mesi.

Il motivo di queste code lunghe? Un mix di cause: le conseguenze dalla recente riorganizzazione nazionale delle motorizzazioni, la carenza di personale, le troppo diverse prassi organizzative tra una sede e l’altra che segnano differenze ingiustificate nell’erogazione di uno stesso servizio.

Ovviamente questa disomogeneità organizzativa per chi fa impresa comporta costi sia diretti che indotti dalla perdita di tempo che può arrivare ad eccessi particolarmente onerosi nel caso di trasporti internazionali, di persone o di merci, per i quali il codice della strada impone lo stop dei mezzi che non sono in regola con la revisione.

Tuttavia una nota di servizio diffusa ieri dalla Motorizzazione di nord-est, coglie le tutte nostre sollecitazioni e ci fa sperare che parte di questi disagi possano essere mitigati da una nuova organizzazione, che sarà avviata a luglio 2019, e che riguarderà le procedure di prenotazione delle revisioni e dei collaudi.

CNA si impegnerà a verificare l’applicazione di questo ordine di servizio che riguarda Bologna e i territori della Romagna e a continuerà a segnalare disservizi e inefficienze di queste procedure che non sono solo adempimenti ma strumenti importanti a garanzia della sicurezza stradale.

Analoghe verifiche e opportune sollecitazioni saranno rivolte alle motorizzazioni dei territori emiliani.