CNA Benessere e Sanità


La socio-estetista: competenze, responsabilità  e il riconoscimento del ruolo e degli ambiti professionali

Lunedì 10 Ottobre 2016 si è svolto a Bologna, il convegno organizzato da CNA Benessere e Sanità Emilia Romagna - Lombardia - Marche e Toscana. In allegato il resoconto del convegno, le slide, il comunicato stampa del 7 ottobre e la Foto gallery

19-10-2016

 

Resoconto di sintesi del convegno

Lunedì 10 ottobre u.s. si è svolto a Bologna il convegno dal titolo:

"La socio-estetista: competenze, responsabilità e riconoscimento del ruolo e degli ambiti professionali”

con grande successo di partecipazione (130 presenti con prevalenza di estetiste qualificate, cinque aziende sponsor ed altrettanti partnership, a testimoniare il grande interesse che la socio estetica suscita in questo comparto).


Il convegno, organizzato da CNA Benessere e Sanità dell’Emilia-Romagna in collaborazione con le corrispondenti unioni regionali di Toscana, Marche, Lombardia e Piemonte ha messo al centro della discussione la promozione della figura della socio-estetista al fine di un suo riconoscimento, della definizione di specifici percorsi formativi e della regolamentazione dell’attività.
A supportare la richiesta del riconoscimento della figura della socio-estetista non sono più le sole colleghe che con entusiasmo si sono rese disponibili ad erogare prestazioni di estetica in ambito sociale e verso pazienti in cura per patologie diverse anche a carattere oncologico, ma anche i sanitari che hanno accettato di organizzare, per i propri pazienti questo servizio.
I medici che hanno partecipato al convegno, hanno reso testimonianze significative del valore che attribuiscono all’opera delle estetiste oncologiche o sociali con le comunicazioni che di seguito, voglio ricordare:
Daniela Bulgarelli, igiene pubblica Azienda USL di Modena Giorgia Mangili, Responsabile unità ginecologia oncologica ospedale S.Raffaele Paola Taranto, psicologa collaboratrice di Valentina Di Mattei e ricercatrice Maria Giovanna Maestrelli, spec. in psicopatologia e counseling clinico e pedagogia speciale
Le attività di estetica oncologica che sono svolte da diversi anni anche in Italia, a carattere volontaristico, grazie ai numerosi progetti attivati da OTI (Oncology Training International) sono
state indagate anche in termini di ricaduta e benefici sulle persone coinvolte e tali evidenze statistiche sono state presentate dalla D.ssa Paola Taranto – ricercatrice che ha fornito i riscontri statistici che testimoniano dell’elevato livello di ricaduta benefica che la socio estetica registra presso pazienti ed assistiti.
Sono, quindi, i singoli che beneficiano di queste prestazioni ad alto valore aggiunto per la considerazione di se, per l’immagine e l’aiuto che ne deriva in termini psicologici per chi sta seguendo un percorso di cura che, oggi, testimoniano in favore del ricorso alla estetica sociale su più ampia scala, come messo in evidenza da alcuni filmati trasmessi durante il convegno e da una specifica testimonianza che i partecipanti hanno potuto ascoltare dal vivo.
Le motivazioni a supporto del riconoscimento della socio-estetista sono, dunque, molto forti e coinvolgono una platea diversificata che avendo toccato con mano esiti e benefici è pronta a contribuire con le proprie idee e la propria esperienza sul campo a disegnare questa nuova figura in campo estetico, proprio a partire da quanto si sta consolidando con l’attività di OTI.
Sonia Marinelli e Daniele Dondarini hanno approfondito e comunicato i contenuti delle proposte sviluppate in seno a CNA per il profilo della socio estetista e per uno standard formativo e, in termini di regolamentazione, Daniela Bulgarelli del servizio igiene pubblica dell’Ausl di Modena ha messo a fuoco quelle direttrici che potrebbero contribuire a delineare una regolamentazione dell’attività.
I vari momenti di dibattito e confronto tra relatori e partecipanti hanno consentito di approfondire i temi esposti ma anche le perplessità ed i dubbi con i quali la categoria delle estetiste ha partecipato auspicando che la forte disponibilità a rendersi protagoniste in tale nuovo campo potesse trovare soluzioni idonee nella discussione con i relatori, come, ad esempio, in termini di possibile remunerazione delle prestazioni in campo socio estetico.
Anche i referenti istituzionali che sono coinvolti nelle singole regioni per gli approfondimenti necessari a costruire strade coerenti per il riconoscimento dell’estetica sociale hanno fornito un proprio contributo, in particolare con Emanuela Balocchini della Regione Toscana (Responsabile Prevenzione e Sicurezza).
Le colleghe, Iris Incerti (Toscana), Perlita Vallasciani (Marche), Monica Percelsi (Piemonte) e Brigida Stomaci (Lombardia) hanno, quindi, puntualizzato lo stato delle relazioni con le rispettive Istituzioni regionali, nel cammino per il riconoscimento della socio-estetista.
Infine, grande emozione hanno suscitato gli interventi e le proiezioni video di chi ha informato in merito alle esperienze già avviate e riconosciute in Francia (CODES) ed in via di consolidamento in Italia (OTI); esperienze descritte da Angela Noviello e Chiara Boschieri (OTI) e da Olivier Le Floch ed Isabelle Heberard.
                                                                     Laura Grilli
                                                   Presidente CNA Benessere e Sanità
                                                                  Emilia Romagna

 

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