Iniziative


Infrastrutture, le imprese dell'Emilia Romagna chiedono di fare in fretta

Comunicato stampa, 17 marzo 2015. Infrastrutture, le imprese dell’Emilia Romagna chiedono di fare in fretta - Cna Emilia Romagna: “Bene quelle individuate nel piano regionale, siamo preoccupati per i tempi” - “Strategiche Cispadana, Passante Nord, tangenziali, E45, hub portuale di Ravenna, bretella Campogalliano”.  Video servizio di TRC all'area in Video o cliccando qui, Speciale Video TRC, Video servizio di Telesanterno.

17-03-2016

Bologna, 17 marzo 2016.  Autostrada Cispadana, Passante Nord, completamento delle tangenziali di Reggio Emilia e Forlì e miglioramento di tutto il sistema delle tangenziali regionale, hub portuale di Ravenna con interventi ferroviari e riqualificazione della tangenziale, riqualificazione dell’E45, Bretella Campogalliano- Sassuolo. Sono queste le priorità in tema di infrastrutture per le imprese della Cna Emilia-Romagna. Priorità che rientrano nel Piano Strategico delle Infrastrutture presentato dalla Regione al Governo: Cna però chiede che siano gestiti oculatamente i tempi dei progetti esecutivi, l’allungamento della fase di realizzazione delle opere crea disservizi, perdita di competitività dell’intero territorio nonché aumento della spesa. Sono questi i temi che Cna Emilia Romagna porta oggi al convegno “Infrastrutture in Emilia Romagna – Lo stato di attuazione, le priorità delle imprese” organizzato questo pomeriggio presso il Savoia Hotel Regency di Bologna al quale intervengono tra gli altri l’Assessore Regionale ai Trasporti Raffaele Donini e il Presidente nazionale di Cna Daniele Vaccarino.

“Con le nostre 65.000 imprese associate in regione – spiega il Presidente Cna Emilia Romagna  Paolo Govoni - siamo un interlocutore interessato al tema delle infrastrutture per le sue ovvie ricadute sul sistema imprenditoriale così diffuso (410.280 imprese attive in Emilia Romagna di cui 29.139 artigiane manifatturiere). Il tema delle infrastrutture è strategico per la competitività delle imprese e di tutto un sistema territoriale. L’impresa vive oggi in un contesto territoriale dove la mobilità reale e virtuale sono fondamentali per gli scambi commerciali e per rafforzare le reti relazionali nella direzione dell’aumento della competitività di tutti i comparti. L’Emilia Romagna è il corridoio strategico verso l’Europa e verso l’area Balcanica per lo sviluppo dei mercati internazionali. Le infrastrutture quindi, sono importanti e necessarie per ridare slancio all’economia regionale puntando su fattori strutturali che favoriscono la competitività e l’attrattività di tutto il territorio emiliano-romagnolo in un contesto globalizzato. Agire tempestivamente su alcune questioni strategiche per la regione significa anche avere ricadute importanti per tutto il sistema Paese”.

 “La Cispadana – aggiunge Pierangelo Cecchini Presidente pro-tempore Cna-Fita Emilia Romagna - è un’infrastruttura che le imprese da tempo sollecitano, indispensabile per migliorare i collegamenti con snodi cruciali dell’area Centro Nord, rappresenta un’alternativa all’asse centrale del corridoio A1/A14. I progetti (ferroviari e viari) messi in cantiere per potenziare l’hub portuale di Ravenna in crescita in questi primi mesi del 2016 (+17% a gennaio 2016 rispetto a gennaio 2015) vanno nella direzione del migliore posizionamento del Porto di Ravenna nel panorama infrastrutturale e logistico europeo. La TI-BRE e la riqualificazione della nuova Romea autostradale anche queste strategiche per le imprese del territorio, necessitano di essere messe in cantiere al più presto, nell’ottica di un percorso di riqualificazione dell’intero sistema viario regionale. Per quanto riguarda l’alternativa al Passante Nord, di cui non c’è ancora il progetto esecutivo e di conseguenza c’è incertezza nell’avvio dei lavori, il timore è che sia necessario un altro decennio per risolvere la congestione di una arteria che non riguarda solo l’Emilia Romagna ma l’intero sistema logistico nazionale. Infine per Cna ugualmente strategica è la E55 Orte-Mestre per il collegamento Cesena-Ravenna-Mestre con il raccordo Ferrara – Porto Garibaldi”.

In Emilia Romagna intervenire sulle infrastrutture significa agire su 1.400 km di rete ferroviaria di cui 350 km di competenza regionale. Significano 246 milioni di tonnellate di merci movimentate su strada nel 2012, 97,9 km medi percorsi su strada (inferiori alla media italiana che è di 101,7 km). Inoltre con dati più aggiornati, nel 2014 il traffico autostradale dei veicoli pesanti ha avuto una crescita del +1,1%, mentre dal 2008 al 2014 era calato del 22,5%. Il parco circolante in Emilia Romagna è costituito da 40.538 veicoli in conto terzi e  428.669 in conto proprio (fonte MCTC), ha 13.162 imprese di trasporto (fonte Unioncamere). Il traffico di attraversamento con veicoli pesanti (superiori a 35 q.li) rappresentano il 15,85% del traffico totale di attraversamento (fonte ISTAT). Inoltre, nasce in Emilia Romagna il 13,39% del traffico merci dell’intero Paese (fonte Istat).

 L'ufficio comunicazione Cna Emilia Romagna Maurizio Collina

Presentazione animata l’Assessore Regionale ai Trasporti Raffaele Donini disponibile anche in allegato in pdf compresso.

 

 sul sito di CNA Nazionale

 

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